È scontro sulla strada provinciale Simbruina, che collega l’Abruzzo al Lazio, attraverso i comuni di Capistrello, Canistro e Filettino.
Nei giorni scorsi il senatore del Movimento Cinque Stelle Primo Di Nicola, in un post su Facebook, ha parlato di “Una vergogna”, puntando il dito contro “l’assenza di manutenzione”.
Nelle scorse settimane, a riaccendere i riflettori sull’arteria stradale di competenza provinciale era stato il segretario del Pd di Capistrello Alessandro Lusi.
Il dem aveva lanciato una petizione per chiedere l’intervento delle istituzioni sulla strada provinciale, lanciando un appello affinché la stessa tornasse nelle mani dell’Anas.
Il consigliere provinciale Gianluca Alfonsi, che detiene la delega alla Viabilità, ci tiene a far chiarezza perché “la realtà, come spesso accade, è stata mistificata”.
“Dal 2015 ad oggi abbiamo investito oltre un milione di euro per la ricostruzione del ponte Graziani e per il rifacimento dei tratti ammalorati, garantendo la riapertura fino al chilometro 13,700. Oltre, purtroppo, non è stato possibile per evidenti problemi di sicurezza che il senatore ha potuto toccare con mano. Per la riapertura di ulteriori tratti ci sarebbe bisogno di altri 7 milioni circa”, precisa Alfonsi a Info Media News.
Di Nicola, nel post sui social, ha dichiarato: “C’è una strada di montagna, detta ‘Graziani’, dall’omonimo e tristemente noto Maresciallo d’Italia, che unisce l’Abruzzo al Lazio attraversando il Parco dei Simbruini. Questa strada che lega i comuni di Capistrello, Canistro e Filettino è chiusa per l’assenza di manutenzione ormai da troppi anni. Impossibilità di transito e privazione di bellezze naturali inestimabili per i cittadini. Con alcuni amici l’ho percorsa ieri per capire cosa si può fare. Ecco di cosa stiamo parlando. Ricordando a tutti che le Grandi Riforme cominciano anche dalla cura del territorio”.
Lapidaria la risposta del consigliere provinciale: “Stiamo redigendo un articolato studio di fattibilità e geologico al fine di capire l’esatta entità delle risorse necessarie e degli interventi da realizzare per attingere ai fondi del Recovery. Appena disponibile sarà nostra cura darne copia al senatore affinché si attivi per il finanziamento”, sottolinea.
“Condivido il pensiero di Di Nicola sul fatto che ‘le Grandi Riforme cominciano anche dalla cura del territorio’; in questo senso penso sia giusto ripensare anche gli Enti del territorio, riconferire forza economica e in termini di personale alle Province che devono manutenere proprio quel territorio di cui parla il senatore. Mi auguro che Di Nicola si faccia primo interprete di questo processo proprio per il bene del territorio e lavori al nostro fianco”, conclude Alfonsi.