La giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Aree Interne Guido Quintino Liris, ha approvato l’accordo di programma quadro dell’area interna “Gran Sasso – Valle Subequana” e il preliminare rafforzato dell’area interna “Alto Aterno – Gran Sasso Laga”.
Si tratta di due documenti programmatici che rafforzano l’intera strategia di rilancio e sviluppo di queste zone.
“Il primo provvedimento – spiega l’assessore Liris – è finalizzato al raggiungimento degli obiettivi della strategia d’area mediante l’attuazione degli impegni e degli interventi che interessano l’adeguamento dei servizi essenziali, quali salute, istruzione e mobilità e progetti di sviluppo locale per cui, nello specifico, sono stati identificati cinque fattori di sviluppo: tutela del territorio e comunità locali, valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile, sistemi agro-alimentari e sviluppo locale, risparmio energetico e filiere locali di energia rinnovabile, saper fare e artigianato. La copertura finanziaria degli interventi, che seguiranno un determinato cronoprogramma è di 5,5 milioni”.
La stipula dell’accordo coinvolge vari soggetti attuatori: l’Agenzia per la Coesione Territoriale, il Ministero dell’Istruzione, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, il Ministero delle politiche Agricole, Alimentari e Forestali , il Ministero della Salute, la Regione Abruzzo, il Sindaco del Comune di Molina Aterno, soggetto capofila dell’Area Interna “Gran Sasso- Valle Subequana”.
“Per quanto concerne l’area interna Alto Aterno – Gran Sasso Laga, per cui sono stati previsti 5,4 milioni – prosegue Liris – si è proceduto all’approvazione e all’aggiornamento del cosiddetto preliminare rafforzato, modificato in considerazione delle mutate esigenze di sviluppo dell’intera area dovute alla crisi pandemica ed economica provocata dal Covid-19. La strategia degli interventi mira a disegnare un quadro organico allo scopo di determinare sinergie tra soggetti pubblici, operatori privati e del terzo settore per individuare al meglio le sfide del futuro”.
“L’obiettivo primario dell’azione del governo regionale – conclude Lirs – in piena corrispondenza con i principi espressi nella Strategia nazionale aree interne, è quello di contrastare la marginalizzazione e lo spopolamento dei territori più interni e fragili, distanti dai centri principali di offerta dei servizi essenziali”.