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AstraZeneca, studi dimostrano efficacia su variante delta

Il farmaco anglo-svedese è efficace al 92% sulla variante delta

AstraZeneca, lotto incriminato utilizzato anche in Abruzzo

Nuovi dati dell’autorità sanitaria britannica Public Health England (PHE) hanno dimostrato che il vaccino AstraZeneca offre alti livelli di protezione contro la variante Delta (precedentemente denominata indiana). Lo rende noto AstraZeneca.

I dati dal mondo reale del PHE, pubblicati come prestampa, hanno dimostrato che 2 dosi di vaccino sono efficaci al 92% contro il ricovero in ospedale a causa della variante Delta e non hanno mostrato decessi tra i vaccinati. Il vaccino ha anche mostrato un alto livello di efficacia contro la variante Alpha (ex inglese) con una riduzione dell’86% dei ricoveri e nessun decesso segnalato.

I dati, afferma l’azienda, suggeriscono che l’efficacia del vaccino contro la malattia sintomatica più lieve, sebbene significativa, era inferiore. L’efficacia del vaccino AstraZeneca contro la malattia sintomatica è stata del 74% contro la variante Alpha e del 64% contro la variante Delta. La maggiore efficacia contro la malattia grave e l’ospedalizzazione, rileva inoltre AztraZeneca, “è supportata da dati recenti che mostrano una forte risposta delle cellule T al vaccino COVID-19 AstraZeneca, che dovrebbe essere correlata a una protezione elevata e duratura”. L’analisi ha incluso 14.019 casi della variante Delta – 166 dei quali sono stati ricoverati in ospedale – tra il 12 aprile e il 4 giugno, esaminando i ricoveri ospedalieri di emergenza in Inghilterra. Questa prova dal mondo reale contro la variante Delta, precisa AstraZeneca, “si basa su un follow-up limitato dopo la seconda dose, il che che potrebbe influire sulla stima dell’efficacia”. Mene Pangalos, Executive Vice President BioPharmaceuticals R&D, ha dichiarato: “Questa prova dal mondo reale mostra che il vaccino COVID-19 AstraZeneca fornisce un alto livello di protezione contro la variante Delta, che è attualmente un’area critica di preoccupazione data la sua rapida trasmissione. I dati mostrano che il vaccino continuerà ad avere un impatto significativo in tutto il mondo, dato che continua a rappresentare la grande maggioranza delle forniture all’India e all’iniziativa COVAX”.

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