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Uncem a Patuanelli: “Impegni veri con le risorse del PNRR”

L'allarme di Ferragosto: "Pianificazione forestale , nel quadro delle Green communities. La Montagna abbandonata brucia e crolla".

“Al Ministro Patuanelli dico che la montagna abbandonata, impoverita, dove grandi imprese prendono acqua, pietre, marmo e cobalto e lasciano briciole, crolla e si incendia. Per motivi dolosi o colposi. Lasciamo da parte la retorica. Le imprese agricole per combattere gli incendi, ma prima di tutto sono fondamentali le imprese forestali. Che nel Paese vanno sostenute”, lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

“Smettiamo – aggiunge – di parlare solo di agricoltura. Le foreste sono il 38% del Paese, 11 milioni di ettari. E sono al 95% nelle aree montane e interne. Svegliamoci. Nel PNRR il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali faccia in modo, con Palazzo Chigi e il Mef di avere 1 miliardo per attuare la Strategia forestale. Miliardo che c’era nelle prime versioni, Uncem lo aveva voluto e ottenuto per le foreste italiane e che poi è saltato nelle lotte tra ministeri e tra partiti. Patuanelli si impegni per averlo. E per avere una pianificazione forestale, una gestione forestale del ‘Paese forestale Italia’ grazie a quelle risorse e nel quadro della legge sulla green economy del 2015, che prevede le green communities e anche gli ‘accordi di foresta’. Serve concretezza. Anche con i Corpi Antincendi boschivi regionali, con basi di volontari Aib-Protezione Civile in tutte le Regioni, in ogni Comune montano“, dichiara alla stampa.

“I primi custodi dei territori sono le persone singole e famiglie che vivono nelle zone montane del Paese. Se si fermano e non vanno via, sono custodi del territorio. Se il territorio è abbandonato è fragile, più esposto ai rischi e ai cambiamenti climatici. Crolla e prende fuoco più facilmente. L’ho detto a Fabrizio Curcio e lo ripeto al Ministro Patuanelli. Al netto del Servizio civile ambientale – davvero vogliamo prendere giovani e mandarli a caso tra boschi e montagne? a fare che cosa? – facciamo investimenti e rendiamoci conto di essere un Paese di foreste. Come Austria e Svizzera, Finlandia e Svezia. Abbiamo già la miglior legge forestale d’Europa e i migliori tecnici, scienziati del continente. Usiamoli e investiamo bene risorse del PNRR. Tutto il resto, è poco utile. Se la montagna è viva, bosco, ecosistemi, comunità sono vivi”, così conclude.

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