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Green pass nelle mense, sindacati: “No a scelte unilaterali”

Fim, Fiom, Uilm: 'Non accetteremo disparità. Il Governo agisca subito'

“Sulla base delle incerte disposizioni governative recenti, in queste ore alcune imprese nazionali e multinazionali stanno procedendo senza confronto con iniziative unilaterali su un punto fondamentale per le lavoratrici ed i lavoratori: il diritto alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e l’accesso alle mense. Non accetteremo mai nessuna disparità di trattamento fra luoghi di lavoro e mense”. Così in una nota congiunta Fim Fiom e Uilm sull’uso del green pass nelle mense.

E’ “inaccettabile la mancanza di chiarezza normativa”, dicono, serve “chiarezza”: “il governo agisca subito prima che la situazione diventi incontrollabile”.

“Le mense sono un luogo di lavoro e sono tutelate dai contratti di lavoro”, sottolineano le tute blu di Cgil, Cisl e Uil. “Si leggono comunicati aziendali che impongono o lasciano imporre alle aziende che somministrano cibo nelle mense – sulla scorta di una faq governativa, che non ha valore legislativo – la messa in discussione dell’accesso alle mense per tutti i lavoratori e le lavoratrici”, evidenzia la nota. “Fim Fiom e Uilm condividono l’obiettivo di completare la campagna vaccinale e di continuare a garantire sicurezza nei luoghi di lavoro ma ritengono queste iniziative in contrasto con lo spirito di confronto e partecipazione che durante la prima fase della pandemia ha determinato la scrittura di protocolli nazionali e aziendali utili a ridurre il rischio di contagio da Covid-19 nei luoghi di lavoro. Il diritto alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – sottolineano – è imprescindibile; pertanto è necessario continuare a far applicare in modo serio e rigoroso i protocolli esistenti a partire dal distanziamento, l’uso dei dispositivi di protezione e tracciamento. In osservanza dell’indirizzo della comunità scientifica, ma in assenza di provvedimenti legislativi, Fim Fiom e Uilm promuovono una campagna di informazione sulla necessità della vaccinazione per contrastare la pandemia e chiedono l’apertura di un confronto sulle modalità per sostenere e perseguire questo obiettivo con imprese e governo”.

“Riteniamo inaccettabile la mancanza di chiarezza normativa e la confusione generata dalla comunicazione governativa in assenza di provvedimenti chiari, con il rischio di generare contenziosi, discriminazioni, differenze di trattamento su materie cosi delicate. Alle iniziative unilaterali delle imprese – concludono i sindacati – rispondiamo con la contrattazione e con la richiesta di convocare i comitati Covid in ogni azienda, perché non possono essere messi in contrapposizione i diritti ma bisogna trovare soluzioni che riducano al minimo possibile i rischi sui luoghi di lavoro. Il costante tracciamento attraverso i tamponi a carico delle aziende per i lavoratori garantisce il green pass. Per combattere la pandemia abbiamo bisogno di responsabilità collettive e individuali, ma anche di soluzioni che non dividano e discriminino i lavoratori in azienda. Ora è il momento della chiarezza verso le lavoratrici e i lavoratori, il Governo agisca subito prima che la situazione diventi incontrollabile”.

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