Il bando regionale, ora, potrà portarsi e condursi senza ombre fino al termine del verdetto, verso una soluzione (si auspica) quanto più duratura e felice possibile per lo Stabilimento di Canistro dell’imbottigliamento dell’acqua della sorgente Sant’Antonio Sponga.
Questa mattina, a L’Aquila, il Tribunale Amministrativo Regionale ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall’imprenditore Camillo Colella – Santa Croce Spa e Italiana Beverage Srl – mosso contro la Regione Abruzzo. Il ricorso avanzato dal patron della Santa Croce aveva come obiettivo principale l’annullamento dell’avviso pubblico e quindi del bando relativo alla rinnovata concessione della sorgente canistrara, risalente allo scorso mese di ottobre e con il quale la Regione aveva rinnovato il meccanismo pubblico valido per l’affidamento delle acque minerali di ‘Sant’Antonio Sponga’, ricadenti nel Comune di Canistro.
Nel frattempo, a Pescara, presso la sede della Regione, si sta tenendo proprio in queste ore, una delle ultime riunioni della Commissione giudicatrice di gara in merito proprio alla prosecuzione del bando stesso, il quale dovrà portare all’assegnazione della concessione finale della sorgente ad una delle quattro società ora in lizza e in gara (gruppo Norda acque minerali di Lecco, Italiana Beverage del gruppo Colella, l’internazionale Associazione temporanea d’impresa (Ati), composta dalla Bruni industry Srl e dalla Edilcomar e l’Aqua Srl dell’imprenditore avezzanese Mastrocesare). Il Tar Abruzzo si espresso, quindi, nel merito del ricorso avanzato dal patron della Santa Croce, Colella contro il bando. Un verdetto che si attende dalla fatidica dell’8 febbraio 2017.
La riunione di Pescara in Regione Abruzzo, invece, è stata aggiornata al 17 marzo.
Foto di: AbruzzoQuotidiano