La reazione: “Al Senato abbiamo assistito ad una delle pagine più brutte e buie della storia della democrazia italiana”.
“Uno schiaffo al Paese, una vergogna; con il voto segreto, bloccare la legge Zan – la legge contro l’odio – è dire no a chi chiedeva civiltà, rispetto, diritti. Chi oggi ha votato per affossare il ddl Zan riporta indietro l’Italia. Ma mi sento di dire che non si ferma il vento con le mani, non si fermano i diritti con il voto segreto. Sicuramente non finisce qui. Non possiamo permettere di far vincere l’odio, e di avallare le modalità violente della parte di Paese più becera e retrograda”. Lo dichiara Stefania Pezzopane, della presidenza del gruppo Pd alla Camera.
“Col voto di ieri si tenta di bloccare la strada alla parte bella e libera del nostro Paese e della democrazia, la parte più aperta che guarda ai diritti ed alle libertà già vigenti da anni negli altri Paesi”, questa la conclusione.