“Dispiace che Giorgia Meloni si sia sottratta ad ogni confronto, a cui l’ho più volte invitata, si sia privata delle emozioni del rapporto con le persone e non abbia sentito l’esigenza di nutrirsi, frequentando il territorio, delle istanze, dei bisogni, dei desideri dei cittadini, preferendo una campagna elettorale da star, sopra i palchi. La conferma che la mia, la nostra idea di impegno politico è molto distante da una destra e dai suoi vuoti slogan”.
Una festa di popolo, un appello ad un voto che sia davvero espressione del territorio e che dia forza ai diritti sociali e civili, ai valori della solidarietà, del lavoro, dell’accoglienza, ad una idea d’Italia opposta a quella della destra, che la vuole “chiusa, impaurita ed egoista”: si è conclusa con un caloroso abbraccio con i suoi sostenitori, che hanno gremito la villa comunale di Paganica, frazione dell’Aquila, la campagna elettorale di Rita Innocenzi, candidata indipendente del Pd al collegio Uninominale della Camera L’Aquila-Teramo, per la coalizione “Italia Democratica e Progressista”. Sua principale avversaria, nello stesso collegio, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, “catapultata da Roma”.
Sul palco, assieme ad Innocenzi, il candidato al proporzionale alla Camera, l’aquilano Fabio Ranieri e il capolista al proporzionale al Senato, l’avezzanese Michele Fina, segretario del Pd Abruzzo.
“Non sono i sondaggi di due settimane fa a stabilire chi vincerà domenica – ha assicurato Innocenzi -, c’è un 35% di elettori, e in buona parte giovani, che non hanno ancora deciso, e il vento è cambiato, le persone stanno prendendo consapevolezza, al di là degli slogan e delle ricette semplicistiche. Stanno comprendendo, qui nel nostro collegio, che dare un voto a Meloni, significa privarsi di un parlamentare che possa davvero rappresentare il territorio, perché ci vive e lo conosce”.
“Il Partito democratico – ha proseguito Innocenzi -, in questo come in altri collegi, ha fatto una scelta, quella di aprirsi alla società civile candidando una donna indipendente, senza tessere di partito, e con all’attivo 28 anni di sindacato in Cgil, che ha dovuto quotidianamente affrontare problemi, dare risposte, difendere diritti e battersi contro gli abusi e ingiustizie trovando soluzioni”.
Ha dunque concluso tra l’ovazione dei sostenitori: “la destra vuole fare del nostro territorio un fortino nero, ma sono certa che daremo una risposta forte e determinata. La politica è fatta di competenza, passione e sogni, ebbene io coltivo il sogno di battere domenica Giorgia Meloni”.