Sospeso temporaneamente – ma per ora senza una data certa di riattivazione – lo sportello del Tribunale di Avezzano per i contatti e le relazioni con il pubblico, aperto fino a questo momento tutti i giorni dalle ore 9 alle 12 del mattino. Il motivo è presto detto: anche in questa casella della mappa dell’organico del Foro di Giustizia marsicano si rileva una carenza allarmante. L’ultimo assistente giudiziario, cioè, è attualmente in forza al Tribunale di Sulmona e attende che gli venga confermato il comando ad Avezzano, distaccamento che non risulta firmato. Per il momento, quindi, il Tribunale si è trovato costretto a rinunciare a questo servizio importantissimo, anche perché nella pianta organica rimasta non è presente un’altra figura professionale che possa essere impiagata a tal fine.
Unica soluzione, quindi: sospendere il servizio dello sportello, causando un altro disguido e un ulteriore disagio per i cittadini e per gli avvocati. Ma in che stato versa attualmente la situazione dell’organico ad Avezzano, nel Palazzo della Giustizia? “Manca ancora il 65% del personale amministrativo – ci conferma il presidente dell’Ordine degli avvocati, Franco Colucci – Siamo in estrema difficoltà, il lavoro è tanto e i dipendenti sono ogni anno di meno; c’è anche da aggiungere che a breve andranno in pensione altre due risorse: il quadro è tragico, occorre fare presto e cambiare quanto prima la rotta”.
Recentemente, hanno vinto il concorso da funzionario 21 professionalità, destinate al Tribunale del capoluogo d’Abruzzo. Per ora, all’Aquila, di questi 21 neo-impiegati ne sono arrivati 11. Gli avvocati del Tribunale della Marsica hanno richiesto con forza che almeno 6 unità venissero trasferite ad Avezzano, per andare a colmare questo vuoto urlante che si è creato, nel foro di giustizia, dal giorno della sua soppressione per legge (anno 2012).
Il regime di proroga (allungato fino al 31/12/2023) non permette, difatti, al Tribunale di Avezzano di avere un turnover nell’organico, essendo sprovvisto della possibilità di assunzioni perché di fatto “chiuso” sulla carta.