È previsto per oggi, 4 ottobre, il pronunciamento della Corte Costituzionale in merito al ricorso proposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l’impugnazione della legge regionale n.14 approvata l’8 giugno 2021, “Nuova disciplina del Parco naturale regionale Sirente Velino e revisione dei confini. Modifiche alla l.r. 42/2011”. Il provvedimento normativo regionale ha stabilito la nuova disciplina dell’Ente Parco, unitamente alla revisione dei suoi confini.
Il vicepresidente della Giunta regionale Emanuele Imprudente, assessore ai Parchi e alle Riserve naturali, dichiara: “Attendiamo serenamente la sentenza della Corte Costituzionale, per capire se la Regione Abruzzo e, in generale, tutte le Regioni d’Italia possano creare un Parco naturale regionale con il consenso delle comunità locali ed ampliare in libertà il perimetro dello stesso e, quindi, i suoi stessi confini, ma forse non possano modificarlo o diminuirne l’estensione, sempre con il consenso delle comunità locali”.
Diventa dirimente, infatti, capire quale intervento possano fare le Regioni sui loro parchi.
“Qualora la sentenza fosse negativa – quindi bocciasse la riperimetrazione effettuata dalla nostra Regione, relativamente al Parco Sirente Velino – scopriremmo che una Regione ha il potere di ampliare, ma non di restringere i confini di un Parco naturale, creato dallo stesso ente regionale”, conclude Imprudente.