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Presidi Pescina e Tagliacozzo, incontro in Regione

Il sindaco di Tagliacozzo, accompagnato dall'assessore Mario Quaglieri, questa mattina è stato ricevuto da Nicoletta Verì. Al centro dell'incontro la salvaguardia delle due strutture sanitarie marsicane anche alla luce dell'ultima bozza del documento della rete ospedaliera, già inviata al ministero

Si è tenuto questa mattina presso la Regione Abruzzo un importante incontro interlocutorio che ha visto coinvolti il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, l’Assessore alla sanità, Nicoletta Verì, e l’Assessore al bilancio e referente regionale dell’area Marsica, Mario Quaglieri. In particolare, si è discusso sulla questione dei due presidi ospedalieri di Tagliacozzo e Pescina, coinvolti nel progetto di riorganizzazione previsto dal Piano di riordino della rete ospedaliera.

Giovagnorio ha rappresentato le istanze anche a nome del primo cittadino di Pescina, Mirko Zauri, in quanto sia l’ospedale di Tagliacozzo, sia quello di Pescina, sono strutture da tutelare. L’obiettivo del tavolo di dialogo, come spiegato da Giovagnorio alla nostra redazione, è la “salvaguardia e il potenziamento dei servizi attualmente attivi”.

La Regione Abruzzo ha infatti inviato al Ministero della Salute una bozza di riordino della rete ospedaliere, e l’impegno dei sindaci di Tagliacozzo e Pescina è quello di salvaguardare quanto ora esiste. La Verì ha mostrato sintonia riguardo a questi concetti anche se ha posto sul tavolo le indicazioni contenute nei decreti ministeriali n. 70, il ben noto “decreto Lorenzin” del 2015, e il più recente n. 77 del 2022 che disciplina invece la riorganizzazione della medicina territoriale.

La Verì ha poi rassicurato il sindaco Giovagnorio che a breve incontrarà i sindaci ed i cittadini nella Marsica.

Da parte loro, le amministrazioni di Pescina e Tagliacozzo, “chiederanno garanzie alla Regione” per la tutela di tutti i servizi.

Nel frattempo l’Assessore Verì si è impegnata per reintegrare le piante organiche e ha assicurato il potenziamento delle strutture sopratutto in virtù di quanto disposto dal DM 77 già citato, grazie ai relativi cospicui finanziamenti dal Pnrr.

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