“Negli ultimi giorni si sono verificate una serie di situazioni riguardanti la Croce Rossa di Carsoli che mi impongono di intervenire per diversi motivi. Il primo sta nell’allarmismo che si è generato, rispetto al fatto che la Croce Rossa sia andata via da Carsoli e che anche oggi è un tam tam sui social. Molte le telefonate di cittadini che chiedono chiarimenti su cosa stia accadendo e sul perchè. Quale principale autorità sanitaria del mio territorio, ritengo sia doveroso fare luce su troppe ombre e misteri che aleggiano in questo contesto che assume una particolare rilevanza di azione sul nostro territorio. La Croce Rossa da sempre è stata ritenuta una conquista per il territorio non solo di Carsoli ma dell’intera piana del Cavaliere, e la sua organizzazione è del tutto autonoma come prevede lo statuto e come accade in ogni realtà ove opera instancabilmente”.
Lo afferma Velia Nazzarro, sindaco di Carsoli.
“Non c’è dunque nessun trasferimento, nessuna spoliazione, come ha già, in una prima fase chiarito il presidente Camerlengo. Non va via la Croce Rossa da Carsoli. Nè c’è alcuno che intende causarlo. Anzi”.
“È scaduto il contratto di locazione, pagata dal Comune, circa il magazzino che si trova presso il capannone ex cassa del mezzogiorno, che è di proprietà del Cam di Avezzano. E negli accordi tale struttura torna al Cam perchè vi saranno estesi alcuni servizi per i cittadini. Di qui il problema ha riguardato per Croce Rossa il ‘rimessaggio automezzi’ ed una parte di deposito per le merci destinate ai pacchi da consegnare ai meno abbienti, che avviene e che continua ad avvenire presso la sede di Croce Rossa situata in via Messina nel centro di Carsoli. Tra l’altro su questo fronte proprio per ottimizzare ulteriormente il tutto abbiamo messo a disposizione anche l’assistente sociale che riceve presso l’edificio comunale”.
“Va anche spiegato che il capannone ex Casmez di via Roma non era idoneo alla conservazione dei preparati alimentari destinati poi alla consegna”.
“Non potendo fare altro il comune di Carsoli ha stanziato un congruo contributo da mettere a disposizione per Croce Rossa per trasferire il rimessaggio automezzi e deposito merci pacchi in altra eventuale sede”.
“In seguito a ciò, il comune stesso ha provveduto a cercare soluzioni locative, prerogativa tra l’altro spettante a Croce Rossa, la quale motu proprio ha trovato un deposito situato in territorio di Oricola. Si tratta di un deposito di proprietà privata e non del comune di Oricola, che è preso in locazione. Tutto qui. Non credo che ciò costituisca un problema per nessuno, anzi nella logica di servizi che riguardano l’intero territorio della Piana, bisogna ragionare in una logica unitaria e non campanilistica”.
“La Croce Rossa non va via, è avvenuto solo un trasferimento logistico“.
“Quello che spiace, a livello istituzionale, è il dover riscontrare invece su questo fronte una continua strumentalizzazione che impropriamente tende da parte di alcuni di denigrare invece il nostro comune per motivazioni peraltro politiche. Come amministrazione e come sindaco il mio ruolo è nella consapevolezza di saper e dover amministrare tutti i cittadini e lasciando dietro le spalle diatribe, questioni che non fanno bene alla città, come le denigrazioni del “manca tutto e non va bene niente”.
“Chi svolge il ruolo di autorità costituita ha delle responsabilità nei confronti della legge e nei confronti della popolazione, ed anche in una organizzazione umanitaria assistenziale come Croce Rossa dovrebbe prevalere questo senso di responsabilità tenendo conto che quando si scrive, anche a livello personale sui social, si ricopre un ruolo e se l’azione viene strumentalizzata per altre finalità denigratorie, allora bisogna fermarsi e probabilmente riflettere per trovare adeguate soluzioni ad una problematica che ha un sapore politico alquanto fuori luogo”.
“Con questo, rassicurando tutti, concludo affermando che questa situazione, oltre che per i mezzi di stampa, sarà chiarita in altre sedi opportune”, conclude.