“È assolutamente necessario che gli assistiti ricevano la più ampia tutela dopo il furto dei dati sottratti alla ASL. La situazione è davvero delicata e, purtroppo, molte persone non ne hanno ancora ben compreso la portata, per cui la ASL è il primo soggetto pubblico che dovrebbe collaborare in modo effettivo e concreto. Quindi abbiamo ben accolto la decisione adottata dal Garante della Privacy dell’8.6.2023, con la quale la ASL1 ha ricevuto l’ingiunzione di comunicare personalmente e individualmente agli interessati la illegittima sottrazione dei loro dati sanitari e la loro diffusione su internet. Tuttavia, tale provvedimento non ci rasserena completamente. Ecco perché abbiamo deciso di interpellare direttamente il Garante attraverso la formale segnalazione ex art. 144 del Codice privacy. Riteniamo infatti che l’azienda sanitaria debba chiarire una volta per tutte se i dati esfiltrati siano tutti ancora in suo possesso. Quindi tutti questi dati sono stati sottoposti a backup? Tale domanda necessita di una risposta puntuale e precisa, senza sé e senza ma, trattandosi di un argomento che potrebbe rivelarsi di vitale importanza, soprattutto per i pazienti fragili. Abbiamo poi la necessità di comprendere anche le conseguenze pratiche dell’eventuale inadempimento delle prescrizioni del Garante da parte della ASL. In tal caso, infatti, è indubbio che i primi danneggiati continueranno ad essere i pazienti, i quali però non meritano di dover attendere ulteriori risposte o altro. Ed allora, quest’ultimi potranno prendere informazioni accedendo direttamente al dark web? Attendiamo che la massima Autorità in tema di privacy prenda posizione sugli aspetti da noi segnalati, anche attraverso l’adozione di urgenti cautele che potranno tornare utili per ovviare agli attuali disservizi sanitari. Peraltro, non bisogna assolutamente trascurare la gravità e serietà di quanto accaduto in danno dei malati, dato che, come ricordato dallo stesso Garante, sono <>.
Queste le parole del Presidente pro tempore dell’associazione, Stefano Di Giuseppe, il quale ha affidato agli Avv.ti Pier Luigi D’Amore del Foro di Avezzano e Marco Colantoni del Foro di L’Aquila l’incarico di tutelare i diritti sanitari dei cittadini, dei quali si fa portavoce il “Tribunale per la difesa del malato ETS-OdV”