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Sanità migliore: “Dalla Asl nessun segnale”

Le sigle sindacali: "Ancora effetti nefasti a causa dell'attacco hacker sul personale. La sanità pubblica si difende. Dalla Asl 1, nessuna assunzione di responsabilità. Nessuna informazione di dettaglio, nessuna proposta di risoluzione delle problematiche. Cittadine e cittadini di nuovo abbandonati a loro stessi".

“Trascorrono i giorni, ma dai vertici ASL1 nessun segnale. Nessuno degli impegni assunti nel confronto del 20 giugno scorso è ad oggi onorato. Siamo ancora in attesa dei Dati di Bilancio disaggregati, come da preciso impegno del Direttore Generale, al fine di verificare la sostenibilità finanziaria dei nuclei di cure primarie e la destinazione delle risorse ad essi dedicate, attendiamo notizie circa la stabilizzazione del personale e nello specifico dei dipendenti assunti con la fattispecie “15 octies”, restiamo ancora in attesa dell’attivazione del tavolo per la reinternalizzazione dei servizi e del personale, dell’avvio di un confronto costruttivo e di merito su Case di Comunità, Consultori, Salute Mentale e articolazione della Medicina territoriale”.

Lo annunciano in una dura nota stampa la Cgil L’Aquila, Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, Sindacato Dei Medici Italiani, Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani, 180 Amici L’Aquila, Unasam, Cittadinanzattiva L’Aquila, Tribunale per i diritti del malato Abruzzo, Anpi, Arci, Auser, Udu, Associazione Donatella Tellini-Centro Antiviolenza e Biblioteca delle Donne, Associazione Donne TerreMutate, Comitato promotore “ Salviamo i Nuclei di Cure Primarie”. Le sigle riunite tornano all’attacco dei vertici Asl.

“Nel frattempo gli effetti nefasti dell’attacco hacker ai dati sensibili detenuti dalla ASL1, si ripercuotono drammaticamente sul personale che si trova nella irreale condizione di morosità nei confronti degli istituti bancari presso i quali hanno ceduto il quinto del loro stipendio. Morosità causata da mancanze della Direzione aziendale che pur avendo trattenuto agli stessi quanto da loro ceduto, non ha onorato il suo dovere di inviare agli stessi Istituti di credito. Vi è di più. In questi giorni numerosi cittadini e cittadine hanno ricevuto una convocazione dalla stessa ASL1 finalizzata a comunicare il grado di pericolosità dei dati trafugati. Insomma un mero passaggio formale. Nessuna assunzione di responsabilità. Nessuna informazione di dettaglio, nessuna proposta di risoluzione delle problematiche. Cittadine e cittadini di nuovo abbandonati a loro stessi”, si legge ancora nella nota.

“Allo stesso tempo, nei fatti, la prevenzione e la cura sono negate da liste di attesa inaccettabili, servizi di emergenza ed urgenza in estrema difficoltà, condizioni che minano il concetto di Sanità Pubblica, gratuita, di prossimità per tutte e tutti”, questa è la conclusione.

Per le ragioni esposte e per rilanciare ancora una volta la mobilitazione, le associazioni indicono per venerdì 7 luglio alle ore 11 presso la sede dell’Ordine dei Medici in Via Gronchi, 16 L’Aquila una Conferenza stampa di tutte le associazioni promotrici della vertenza.

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