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Fina e Pietrucci: “Intervento concreto per i precari Asl1”

“Difendere il lavoro, garantire il futuro"

Il Senatore Michele Fina e il Consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci esprimono la propria profonda preoccupazione per la situazione che rischia di lasciare senza lavoro 150 operatori del supporto tecnico-amministrativo dell’asl 1 dell’aquila, la cui continuità occupazionale è ora a rischio a causa del concorso pubblico in corso.

“lo scorso 24 maggio, il Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, nel ruolo di imbonitore, ha escluso l’ipotesi di stabilizzazione tramite internalizzazione o l’assorbimento in Abruzzo Progetti, opponendosi anche alla sospensione del concorso attualmente in svolgimento. Una posizione che, se mantenuta, potrebbe compromettere il futuro di lavoratori che da anni garantiscono servizi essenziali per la sanità pubblica aquilana – così il senatore del PD Michele Fina e il Consigliere regionale PD Pierpaolo Pietrucci – denunciamo in ogni sede l’assenza di una strategia istituzionale chiara e rispettosa della dignità di oltre 150 famiglie. I bandi di gara delle cooperative non prevedono garanzie per la continuità occupazionale, mentre il concorso pubblico mette a disposizione solo 53 posti, insufficienti a tutelare il personale attualmente in servizio. Torniamo a chiedere nuovamente la temporanea sospensione di ogni altra procedura, fino all’avvio di un percorso condiviso per la stabilizzazione del personale impiegato da anni, nei servizi essenziali e l’attivazione immediata di un tavolo interistituzionale tra Regione Abruzzo, Asl 1, Comune dell’Aquila e rappresentanze sindacali, per individuare soluzioni praticabili”

Il Senatore Michele Fina, inoltre, annuncia la predisposizione di un emendamento (auspicato da tante lavoratrici e lavoratori amministrativi delle Asl d’italia) che verrà presentato a modifica di un provvedimento legislativo in fase di conversione in Senato, finalizzato a consentire la stabilizzazione anche del personale amministrativo impiegato da anni nel sistema sanitario nazionale attraverso contratti indiretti o forme precarie.

“Non possiamo ignorare l’ingiustizia di vedere lavoratrici e lavoratori lasciati senza prospettiva dopo tanti anni di servizio. Il concorso non può essere un alibi per licenziare in silenzio. Servono soluzioni, non rimpalli di responsabilità. l’emendamento (chiesto da anni dai sindacati) vuole dare una risposta strutturale, non solo locale: la sanità pubblica si difende anche tutelando chi la fa funzionare ogni giorno. Non lasceremo soli questi lavoratori.” concludono i due esponenti del PD

Comunicato stampa

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