Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, insieme a Leo Nodari e alle donne e agli uomini impegnati nell’opera di sensibilizzazione alla lotta alla criminalità nell’ambito del premio nazionale Paolo Borsellino, hanno incontrato stamani a Roma, al Viminale, il vice capo della Polizia di Stato, il prefetto Vittorio Rizzi. A Rizzi, già questore dell’Aquila, hanno illustrato le iniziative finali di questo lungo anno costellato di incontri e confronti con i ragazzi di tutta Italia.
Erano presenti anche David Mancini, procuratore Tribunale dei minorenni dell’Aquila, Catello Maresca, magistrato della Corte di Cassazione, il prefetto Luigi Savina, Filippo Lucci, presidente nazionale del Corecom, Graziano Fabrizi, rappresentante nazionale del Premio, Padre Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, il comune in provincia di Napoli alla ribalta della cronaca per lo stupro di gruppo nei confronti di due ragazze minorenni.
Nel corso dell’incontro sono stati messi in evidenza gli aspetti più importanti del Premio rivolto a sensibilizzare, in particolare, le nuove generazioni con particolare attenzione alla didattica scolastica. Grazie al programma di Officina legalità, infatti, in circa 500 scuole di tutta Italia, ognuna con un docente referente del Premio, sono stati avviati lab formativi che hanno reso gli studenti protagonisti dei contenuti affrontati.
Importanti i numeri registrati nel corso dell’ultima edizione: le video interviste didattiche, realizzate dai ragazzi nell’ambito del percorso di cittadinanza e costituzione, hanno ottenuto oltre 1 milione di visualizzazioni. Esperienze disponibili sul sito internet del Premio Borsellino divenuto un contenitore unico in cui condividere buone prassi.
Appuntamento a ottobre all’Aquila per gli ultimi eventi e le premiazioni a chi si è distinto nella lotta alla criminalità.