In viaggio, alla ricerca di autenticità, abbracciando gli alberi: destinazione green, in alta quota, esponendosi in ambienti naturali, tra ritmi pastorali e benessere psicofisico.
Anche quest’anno, la scelta della montagna, avvenuta soprattutto a seguito della pandemia, prosegue, facendo registrare quasi il tutto esaurito, nelle località verdi del Centro Abruzzo.
I soggiorni dei turisti provenienti dalla Campania, Puglia, Lazio, Veneto e Lombardia, hanno avuto una durata dai cinque ai sette giorni.
A tirare le somme, nell’ultima domenica d’estate, sono gli operatori della Valle Peligna che riavvolgono il nastro sulla stagione turistica. La percentuale media di affollamento nelle strutture ricettive ha toccato la soglia dell’80%. Dopo un giugno e un luglio sottotono, per via del clima e della voglia di riprendere i viaggi internazionali a seguito delle restrizioni degli ultimi anni, la coda estiva è stata particolarmente foriera per il turismo montano.
“Abbiamo avuto picchi di sold out. In generale si è riscontrata una flessione in tutto il paese. Questa sensazione dell’essere pieni ma non strapieni ha permesso agli ospiti di valorizzare e conoscere al meglio le nostre potenzialità”- rileva Gianluca Casaccia, Presidente degli albergatori in Valle Peligna.
La sfida, secondo gli operatori, è quella di saper intercettare la filiera del turismo destagionalizzato poiché il Centro Abruzzo ne ha le caratteristiche territoriali. “E’ stata un’estate più lunga perché in questa coda stiamo toccando con mano un grande movimento, merito anche alla forza trainante della Ferrovia dei Parchi”- aggiunge Domenico Santacroce, Presidente dell’associazione albergatori di Sulmona.
In effetti in 6.300 sono saliti a bordo delle storiche carrozze di cui 1.300 solo nella tre giorni che si chiude oggi e che ha visto il ritorno della locomotiva a vapore. Estate da record in Alto Sangro dove l’effetto Napoli ha inciso non solo sul turismo, ma anche sul mercato immobiliare che ha fatto registrare un incremento del 30%, come hanno spiegato gli operatori del settore, mentre negli alberghi è salita del 10% la percentuale di assunzioni tra il personale.