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DigiMuse, progetto europeo per piccoli musei

Fondazione Genti d'Abruzzo capofila, verso creazione network

Migliorare la visibilità dei piccoli musei valutando lo stato dell’arte della comunicazione e le peculiarità delle esposizioni permanenti: è il progetto europeo promosso e realizzato, come capofila, dalla Fondazione Genti d’Abruzzo, cofinanziato dal programma Erasmus+ della Commissione Europea.

I due partner – si legge sull’Ansa – sono Institut De Haute Formationaux Politiques Communautaires (Belgio) e Internet Web Solution (Spagna).

“Si tratta di un’esperienza con cui la Fondazione implementa la sua pratica nella partecipazione a bandi e progetti europei, ponendosi per la prima volta come capofila” spiega il presidente Emilio Della Cagna. Il progetto coinvolge i piccoli musei (specificamente, ma non esclusivamente, demo-etno-antropologici) con tre percorsi: potenziare l’innovazione della funzione educativa e inclusiva delle strutture con soluzioni digitali; aumentare le opportunità di accesso al programma Erasmus; promuovere la collaborazione internazionale ponendo le basi per la creazione di un network europeo.

“Abbiamo effettuato una mappatura sui territori, procedendo a identificazione e analisi di soluzioni digitali innovative per promuovere l’inclusione sociale nei musei – racconta la direttrice della Fondazione Letizia Lizza – Abbiamo definito schede uniformi con la valutazione, per ogni struttura, di un rapporto costi benefici per ogni soluzione proposta. La seconda analisi ha riguardato i modelli di network tra associazioni europee, per stabilire criteri, strutture e modalità per l’avvio di un network di piccoli musei”.

La pubblicazione realizzata non è solo una guida utile dal punto di vista manageriale e della comunicazione, ma rappresenta un vero viaggio tra realtà che rappresentano il territorio di riferimento.
“I risultati – sottolinea Antonella Giancaterino che ha lavorato sul progetto – saranno resi disponibili gratuitamente sui siti dei partner e sono stati già inviati ad almeno 100 musei e associazioni in Europa, primi destinatari del progetto. Sarà possibile condividere le buone pratiche e una matrice comune sugli strumenti digitali, rafforzando le capacità transnazionali e progettuali attraverso una guida sulla partecipazione ai programmi Erasmus Plus”.

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