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La Porta su rimborsi a studenti Comuni montani

"Questo intervento è reso ancora più necessario dopo aver ricevuto la lettera del presidente UNCEM Lorenzo Berardinetti"

Il consigliere regionale di Forza Italia Antonietta La Porta, interviene sul tema del rimborso scolastico agli studenti dei Comuni montani e chiarisce alcuni passaggi del provvedimento normativo che ha istituito l’agevolazione.

“Non è mio costume rivendicare la paternità di cose fatte né di sottolineare il modo in cui vengono realizzate – dichiara – ma credo che in questo caso sia necessario spiegare con maggiore trasparenza il senso di una iniziativa giusta ma erroneamente interpretata da alcuni politici e dalla stampa. Questo intervento è reso ancora più necessario dopo aver ricevuto la lettera del presidente UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani), Lorenzo Berardinetti, che pone, legittimamente, alcuni dubbi”.

“Innanzitutto – precisa La Porta – l’emendamento che andava a modificare la legge regionale n. 32/2021 sul contrasto allo spopolamento ai Comuni di montagna è stato proposto dalla sottoscritta e condiviso dal collega Roberto Santangelo, non nasce da una iniziativa giuntale, seppur sostenuto dalla maggioranza. Il dato da evidenziare è che il sostegno al pagamento delle rette scolastiche è unicamente indirizzato agli scolari che frequentano la scuola dell’infanzia e la scuola primaria parificata o privata di comuni montani, laddove non esista la scuola statale; nei casi, quindi, in cui le famiglie non abbiano altra scelta se non quella di iscrivere i figli in istituti con rette più alte rispetto a quelli pubblici. Di conseguenza non parliamo di 176 Comuni montani, come è stato erroneamente riportato recentemente sulla stampa locale ma sono molti di meno i territori coinvolti. Tra quelli che rientrano certamente nell’emendamento penso a Scanno e Sante Marie, nell’aquilano, e Bomba in provincia di Chieti. Ciò non toglie l’importanza della norma nel suo complesso che, abbracciando molti più Comuni, promuove ulteriori e validissime iniziative per limitare e scoraggiare lo spopolamento delle aree interne dell’Abruzzo”.

Vorrei, infine, tranquillizzare l’Uncem sulla capienza economica del provvedimento. Alla luce di quanto precisato, infatti le risorse messe in campo saranno sufficienti a garantire l’aiuto promesso alle famiglie dei comuni interessati, realizzando, di fatto, i principi costituzionali di una ‘scuola aperta a tutti’ grazie alla rimozione degli ‘ostacoli di ordine economico e sociale’”, conclude Antonietta La Porta.

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