“Domenica prossima 26 novembre avrà luogo il rinnovo degli organi dei cinque Consorzi di Bonifica. Si tratta di un appuntamento di estrema importanza, perché se si raggiungerà il quorum gli enti consortili avranno una governance di imprenditori agricoli dopo anni di commissariamento”.
Lo dice Pietropaolo Martinelli, presidente di Coldiretti Abruzzo, alla vigilia delle votazioni che restituiranno la gestione ordinaria agli enti consortili, deputati alla gestione del bene più prezioso: l’acqua per l’irrigazione e non solo quella. Coldiretti è stata l’unica organizzazione a chiedere in questi anni di tornare alle elezioni e lancia un invito categorico: recarsi ai seggi perché votare vuol dire non solo assolvere un dovere, ma soprattutto esercitare un diritto.
“È noto – dice Martinelli – che questi lunghi anni di commissariamento hanno avuto conseguenze purtroppo profonde: è stato impossibile attingere risorse dal Pnrr che avrebbero assicurato un miglioramento degli standard di efficienza complessiva, è stata trascurata la manutenzione ordinaria con risultati noti, non sono stati fatti investimenti adeguati e l’aumento delle tariffe – non compensato da un miglioramento dei servizi – ha creato un paradosso che non può essere più sopportato. Coldiretti ha fatto una campagna ‘elettorale’ capillare e sentita su tutto il territorio, mettendo in campo uomini capaci e motivati, consapevole che nel prossimo futuro si dovrà garantire un servizio idrico erogata da strutture efficienti e funzionali, anche alla luce dei cambiamenti climatici che purtroppo incidono profondamente sulla quotidianità delle imprese agricole. La nuova governance – aggiunge Martinelli – dovrà essere sentinella del territorio, accogliere le segnalazioni di imprese e cittadini, raggiungere obiettivi e creare nuove progettualità di efficacia ed efficienza”.
Il programma che Coldiretti propone si basa si un nuovo concetto di agricoltura, sempre più esigente ed orientata al futuro e alla società. Quattro i punti principali: interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei corsi fluviali e della rete idrografica; realizzazione di nuovi bacini idrici sostenibili e multifunzionali; ampliamento e efficientamento della superficie attrezzata e soluzioni per consentire un maggiore utilizzo delle acque reflue depurate in agricoltura (circolarità dell’uso dell’acqua in agricoltura). “Una volta ritornati alla gestione ordinaria – sottolinea Roberto Rampazzo Direttore di Coldiretti Abruzzo – si dovrà inoltre dare più rappresentanza alla contribuenza agricola (attualmente i componenti dei consigli di amministrazione sono otto, ai quali se ne aggiungono tre di nomina regionale) e sarà anche prioritario iniziare a pensare alla ristrutturazione complessiva dei consorzi attraverso le possibili fusioni in modo da garantire più economia, più efficacia e una progettualità più omogenea. Il nuovo consiglio, che siamo certi sarà di espressione Coldiretti, dovrà infine, ma non per importanza, impegnarsi a far pagare la giusta tariffazione ma soprattutto a far pagare a tutti”.