“Ancora una volta il Governo cerca di fare cassa ai danni degli enti locali e in particolare dei Comuni, mettendo a rischio la riuscita del PNRR e contraddicendone la filosofia, incurante dell’imponente lavoro di programmazione e progettazione messo in campo dalle amministrazioni locali per dare risposte ai cittadini. Ci auguriamo che il Governo torni indietro sulle modalità di applicazione della spending review, perché calcolare il 50% del taglio agli enti locali in proporzione ai contributi assegnati a ciascun ente dal PNRR vuol dire trasformare in cattedrali nel deserto le opere realizzate grazie ai fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza”.
Così il Presidente Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto, che esprime la preoccupazione dei Comuni abruzzesi sul contenuto della bozza del decreto interministeriale del MEF e del Ministero dell’Interno, che va a definire le modalità di applicazione della spending review agli enti locali “andando a tagliare risorse di parte corrente e penalizzando maggiormente proprio quei Comuni che hanno più progetti finanziati a valere sul PNRR. Una vera e propria contraddizione, che rischia di mettere in ginocchio numerosi enti locali”.
“In questo modo si svuotano completamente i progetti finanziati con i fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza – conclude D’Alberto – che una volta realizzati non avranno le gambe per camminare. Dopo la reintroduzione dei tagli a carico degli enti locali, già di per sé pesanti, si sceglie una modalità di applicazione di quegli stessi tagli che va a penalizzare gli enti più virtuosi. In un momento in cui sarebbe necessario rendere strutturali i fondi per i Comuni, in cui è essenziale riconoscerne il ruolo di primo erogatore di servizi ai cittadini, il Governo va in direzione ostinatamente contraria. Ci auguriamo che torni sui propri passi e siamo pronti a tutte le azioni necessarie a tutelare i nostri territori e le nostre comunità”.