“Con tutto il rispetto per maestro Melozzi non serve luì per dare patenti di provincialismo, mi sembra piuttosto un radical chic risentito, questo si provincialissimo, incapace di entrare nel merito delle questioni sollevate, , e con uno smisurata considerazione di se stesso che addirittura sul suo altare approva, da uno di sinistra come si definisce, che a fronte di 500 Mila euro di danaro pubblico i giovani vengano a lavorare gratis alla notte dei serpenti”
Così in una nota l’ex deputato Camillo D’Alessandro, presidente regionale di Italia Viva
“Caro maestro di provincialissimo abbiamo la sanità, lei forse non avrà mai avuto bisogno di recarsi ad un Cup per una visita medica e sentirsi dire di tornare tra un uno o due anni, a meno di pagare la prestazione”
” Governare – continua D’Alessandro – significa scegliere, cioè stabilire l’agenda delle priorità, ed è una regola morale: viene prima il bisogno. Nessuno in Abruzzo ha messo in discussione le sue competenze e partecipiamo all’orgoglio collettivo per la sua carriera e la sua opera.
Banalmente lei non decide ed il dibattito pubblico si chiama democrazia e non provincialismo anche quando riguarda lei. Pensi un po’ quanto sia provinciale la democrazia”
“Caro Maestro abbia rispetto come abbiamo rispettato delle sue opinioni offensive, che mi auguro non le consideri una sorta di verità rilevata a tal punto da credere di intimorirci. Con la sua risposta a scomparire non è il provincialismo, ma banalmente con le sue parole lei l’ha portato sul palco della Notte dei Serpenti “