Boom turistico e sospetti di riciclaggio. Si indaga sul fenomeno delle gite social verso Roccaraso, organizzate e promosse da influencer su TikTok e Instagram: i carabinieri e i finanzieri in Abruzzo stanno analizzando il fiume di denaro contante arrivato domenica scorsa in Alto Sangro, quasi esclusivamente con banconote da 20 euro. La “domenica bestiale” di Roccaraso potrebbe trasformarsi, ora, in un caso giudiziario.
A destare l’attenzione delle forze dell’ordine è stato, in particolare, l’elevatissimo utilizzo di banconote da 20 euro, per l’acquisto di cibi, bevande, sigarette e servizi e perfino per poter usufruire della toilette. Gli investigatori sospettano che dietro l’esplosione di visitatori possa celarsi un sistema di riciclaggio di denaro ed evasione fiscale.
L’afflusso di migliaia di persone a Roccaraso avrebbe generato un giro d’affari stimato tra 150-170 mila euro in un solo giorno. E gran parte di questi incassi sarebbe avvenuta in contanti. La massiccia circolazione di banconote di piccolo taglio ha sollevato dubbi sulla regolarità delle transazioni.
Gli inquirenti vogliono accertare se gli esercenti abbiano dichiarato tutti gli incassi e se ci siano state irregolarità fiscali o tentativi di elusione. Alcuni commercianti del posto potrebbero aver approfittato del caos per effettuare vendite senza scontrini, riducendo al minimo il reddito dichiarato e aumentando il guadagno netto. Se da un lato Roccaraso ha visto un’impennata di visitatori, dall’altro la città ha sofferto per la mancanza di servizi adeguati e le strade bloccate.
Mentre alcune attività hanno registrato incassi importanti, molte altre hanno lamentato danni.
Roccaraso: si indaga sul fenomeno delle gite social
Boom turistico e sospetti di riciclaggio