Tecnico competente, giocatori talentuosi a sua immagine e somiglianza, gruppo affiatato, piazza bollente, società attenta alla cura dei dettagli, impianto d’altra categoria. Il mix vincente fa felice la Plus Ultra, reginetta di queste prime battute stagionali, al passo svelto dell’Ortigia delle grandi conferme. Sei punti in due partite, suddivisi equamente tra l’uscita esterna dell’esordio sul campo de Lo Schioppo e il match casalingo consumato ieri contro l’Atletico Civitella di Stefano Iaboni. Le vittorie fanno bene all’anima, di certo anche alla classifica, e se il buongiorno si vede dal mattino, il popolo rossoblu può aspettarsi qualcosa di buono.
Partita maschia sul terreno tirato a lucido di via Roma, Civitella spregiudicato lontano dalla vallata per fare la partita. A sbloccare la gara l’ispiratissimo Alessandro Angelini, a siglare l’1-0 di fronte ad un pubblico stregato dal talento del giocatore. Rovetani duri a morire: prima la rete del pari, con Di Fabio a realizzare dal dischetto, poi Pace a ribaltare per il 2-1 ospite. Gara indirizzata verso il finale? Macché, Guglielmi e il solito Angelini confezionano l’uno-due micidiale che riporta a Trasacco il bottino di giornata.
«Onestamente speravo in un avvio di stagione così – ha spiegato il tecnico Pietro Principe – la cosa che più mi soddisfa è aver portato a casa i tre punti contro squadre importanti. Abbiamo vinto a Morino, su un campo a mio avviso difficilissimo, e ieri ci siamo ripetuti contro il Civitella, una delle favorite stagionali. La mia è una squadra di carattere, che non si perde d’animo quando passa in svantaggio e, di certo, che sta bene fisicamente. Ieri abbiamo trovato la rete della vittoria nel finale, ci abbiamo provato fino alla fine. Sul piano del gioco ci siamo comportati bene, abbiamo creato tanto; da un punto di vista delle occasioni abbiamo meritato di vincere. Per il resto il calcio è questo, tutto può cambiare da un episodio. Ora chiedo ai ragazzi di continuare su questa strada – ha concluso Principe – di essere umili e di avere la mia stessa voglia di vincere».
Eroe di giornata, Alessandro Angelini, che ha aperto e chiuso le danze. Il centrocampista scalpita alla vista del rettangolo di gioco e si candida al ruolo di protagonista, o almeno questo dice il campo. Ma attenzione a non chiederlo a lui, non sia mai che si possa pensare che sia solo merito di una giocata. Il segreto è nello spogliatoio e in ogni singolo reparto. La squadra sa come muoversi e lo fa consapevolmente.
«L’arma vincente è il gruppo. Siamo stati bravi, ancora una volta, a crederci, tutti insieme. Il gol e la vittoria sono il risultato di un grande lavoro, svolto con sacrificio e impegno durante la settimana». Soddisfatto e galvanizzato, nella sua riservatezza, Alessandro Angelini. «Due vittorie in altrettante partite fanno parlare ma rischiano di diventare un’arma a doppio taglio. Non dobbiamo montarci la testa, al contrario, dobbiamo tenere basso il profilo e fare più di quanto fatto finora. Teniamo alto il livello d’attenzione, soprattutto quando ci troveremo di fronte squadre, sulla carta, meno ostiche. Credo che questa partenza sia merito, in gran parte, del mister, che ci tiene sempre sul pezzo, e della società, sempre presente, ogni giorno, che ci fa sentire le spalle coperte. Per non parlare del pubblico. Ieri sentivo le urla dagli spalti, è una spinta considerevole, incredibile. È tutto l’insieme che funziona, è un puzzle che si sta incastrando alla perfezione».
Foto di Cristian Di Salvatore