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Canistro: chiuso il centro per anziani gestito dalla moglie del sindaco

Il primo cittadino di Canistro, Angelo Di Paolo, ha firmato l’ordinanza di chiusura della struttura ricettiva diretta da sua moglie a seguito di un controllo effettuato da parte dei carabinieri del Nas di Pescara, che ha accertato la mancanza delle autorizzazioni idonee allo svolgimento del servizio di assistenza anziani. La struttura, infatti, secondo i documenti presentati, avrebbe dovuto svolgere attività alberghiera.

A questo punto sarà necessario che i titolari dei locali in questione, richiedano tutte le autorizzazioni necessarie per fare in modo che la Casa di Riposo, possa regolarmente svolgere le attività di assistenza agli anziani.

«Doverose le dimissioni del primo cittadino» è l’intervento del consigliere di minoranza, Orlando Coco, che dalla sua pagina Facebook, ripercorre l’intera vicenda, « già il 18 giugno 2016 sottoposi al Consiglio Comunale il singolare caso di Angelo Di Paolo, sindaco e contemporaneamente Amministratore Unico della società e proprietario, insieme alla moglie, della suddetta società, proprietaria quest’ultima della struttura adibita a Casa di Riposo diretta dall’anzidetta consorte e oggi emersa agli onori della cronaca per mancanza delle necessarie autorizzazioni allo svolgimento del servizio.


Successivamente, l’11 ottobre 2016, feci formale richiesta al Comune di accesso agli atti in merito proprio al provvedimento con cui la società sarebbe risultata autorizzata o meno allo svolgimento del servizio agli anziani, al fine di accertare eventuali cause d’incompatibilità del sindaco.


Oggi si scopre che nessuna autorizzazione fu emessa. Ma questo non stupisce visto che all’epoca nessuno rispose.
Oggi, però, non sussistendo più alcun dubbio si chiedono e si ritengono doverose le dimissioni del primo cittadino. Perché se è vero che la legge non prevede una incompatibilità di cariche, oggi è evidente che esiste una grave violazione in termini di correttezza e opportunità.


Come può un Sindaco e/o suoi familiari aver gestito e possedere una struttura erogante servizi così importanti ad un’utenza fragile e debole senza possedere le autorizzazioni necessarie, che lo stesso sindaco avrebbe dovuto fornire, cosa veramente paradossale perché il controllore dovrebbe controllare sé stesso?


Quindi oggi si chiede con determinazione, visto che per motivi presumibilmente prettamente personali il sindaco non ha svolto diligentemente il proprio compito, che egli rassegni immediatamente le proprie dimissioni. Ciò è dovuto ai cittadini e soprattutto ai più deboli ai quali questo capo di minoranza vuole dare voce».

Foto: Nas Pescara

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