Il giudice del lavoro del Tribunale di Avezzano, conferma l’incompatibilità tra incarico politico e incarico dirigenziale con funzioni gestionali del manager della Provincia dell’Aquila e consigliere di opposizione del Comune di Avezzano, nonché ex sindaco, Giovanni Di Pangrazio.
A stabilirlo, il decreto di rigetto emesso in data odierna, che smonta le argomentazioni rivendicate da Di Pangrazio, disponendo che “potrà svolgere le attività gestionali da dirigente, soltanto alla scadenza dell’attuale incarico politico”.
Di Pangrazio, che dal dicembre 2015 non si era visto rinnovare gli incarichi dirigenziali in Provincia dall’allora presidente Antonio De Crescentiis, anche sulla scorta di un parere espresso dall’Anac, aveva fatto ricorso a ottobre 2017, avanzando, tra l’altro, anche la violazione dei diritti costituzionali al lavoro, all’elettorato passivo, ai principi di uguaglianza e al buon andamento della pubblica amministrazione.
Ipotesi bocciata dal giudice del lavoro che ha sottolineato “attuando il principio di separazione tra attività di indirizzo politico e attività di gestione amministrativa si possono prevenire possibili conflitti di interesse e garantire l’imparzialità, la trasparenza e il buon andamento dell’attività amministrativa; principio, quest’ultimo, che può ben essere attuato limitando, attraverso l’istituto dell’incompatibilità, il diritto di elettorato passivo”.
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