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Avezzano, nella Casa Circondariale è di scena il teatro: «Confrontarsi con le emozioni, proprie e degli altri»

Torna l’entusiasmante appuntamento con il teatro in carcere. Dopo il successo del I° Laboratorio teatrale all’interno della Casa Circondariale a custodia attenuata di Avezzano, e visti il gradimento espresso dalla popolazione detenuta e l’entusiasmo sia dei partecipanti al corso che della Direttrice, Dottoressa Anna Angeletti, nonché dell’Area educativa, la compagnia “Beatrici” ha deciso di replicare. Ed infatti, proprio domani, 27 marzo, in occasione della 56esima Giornata Mondiale del Teatro e della 5^ Giornata Nazionale del Teatro in Carcere, la Casa Circondariale a Custodia Attenuata di Avezzano si trasformerà nuovamente in un palpitante palco scenico.

«Il teatro permette a chi è privato della libertà di confrontarsi non solo con le proprie emozioni ma anche di sentire, forti, quelle degli altri – recita una nota della compagnia, che prosegue –  ci piacerebbe sintetizzare il senso di questa esperienza citando direttamente le poche parole di un detenuto, semplici ma di una profondità estrema. “Con il teatro mi sono sentito fuori dalle mura…con la mente bisogna uscire fuori dalle mura per riuscire a starci dentro. Cit. Storie di Regina Coeli”. E proprio sotto questa luce si conclude il 2° laboratorio teatrale intramurale. Abdellah, Francesco, Hammadi, Hicham, Luigi, Marius Adrian, Raffaele, Salvatore e Vincenzo, questa volta sulla scena insieme ai membri della compagnia “Beatrici”, daranno voce agli sconclusionati personaggi dell’opera di Achille Campanile: “Delitto a villa Roung”. Lo stile di Campanile si compone di una prosa curata e precisa. Nella sua grande ed esperta conoscenza della lingua, affonda la radice della non comune capacità di allestire spettacoli della logica che, in qualche assonanza, ridicolizzano la più istintiva delle convenzioni sociali, la parola, ed attraverso questa le convenzioni stesse. Si tratta – continuano le “Beatrici – di una breve commedia corale che si discosta, come stile, da quanto eseguito nel precedente modulo del laboratorio, e questo perché ci piaceva l’idea di far confrontare i ragazzi con stili diversi al fine di arricchire il loro bagaglio di esperienze».

I più sentiti ringraziamenti da parte della compagnia vanno, come sempre, alla Direttrice del Carcere Circondariale a Custodia Attenuata di Avezzano Dottoressa Anna Angeletti, agli Educatori, ai collaboratori dell’Area Educativa ed al corpo della Polizia Penitenziaria che, ancora una volta, si sono adoperati per la buona riuscita del progetto.

 

 

Fonte Compagnia ‘Beatrici’

 

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