Le organizzazioni sindacali continuano ad esprimere forte preoccupazione a fronte della situazione di incertezza in cui versano i lavoratori della Struttura Sanitaria INI di Canistro. Il grido di allarme occupazionale è stato lanciato dalla Fp Cgil, nella persona di Francesco Marrelli ed Anthony Pasqualone, e dalla Uil Fpl, con la voce del sindacalista Antonio Ginnetti.
«Ad oggi, infatti, – scrivono in una nota congiunta indirizzata alla stampa – non risulta ancora sottoscritto il contratto di accreditamento, nonostante l’autorizzazione alla firma stabilito con delibera di Giunta Regionale del 1 agosto 2018, numero 557. La stessa delibera rimanda, per quanto di competenza, alla ASL numero 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, la corresponsione del dovuto alla Clinica INI di Canistro, per le attività ospedaliere svolte nell’anno 2018, cioè per il periodo antecedente alla contrattualizzazione di accreditamento, e comunque già autorizzazione.
Ad oggi, comunque, risulta un impegno da parte dell’Azienda INI alla corresponsione degli stipendi, così come concordato in sede di conciliazione dinanzi al Prefetto dell’Aquila».
I sindacati, quindi, tornano a chiedere alla Regione Abruzzo ed alla ASL di accelerare le necessarie attività affinché si possa giungere a breve termine alla soluzione della vertenza dando certezza di continuità stipendiale e lavorativa agli oltre 180 lavoratori della struttura sanitaria.
Resta aperto, confermano i sindacati nella nota, lo stato di agitazione del personale in attesa di ricevere segnali concreti e risolutivi da parte delle Istituzioni e delle amministrazioni interessate.
Fonte: Uil Fpl & Fp Cgil
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