Buone notizie dal Parco per la conservazione di due delle specie considerate dalla Direttiva Habitat come prioritarie. Nei giorni scorsi, infatti, grazie alle attività di monitoraggio autorizzate dall’Ente Parco, è arrivata la notizia della presenza di gambero di fiume lungo il corso del fiume Sangro.
La specie, molto rara è stata segnalata in una località diversa da quella, nota da tempo, nella Piana di Opi. Ma le novità non sono finite qui: la notizia forse più importante è la presenza della Lontra lungo il fiume all’interno del territorio del Parco. La lontra, come noto, è un mammifero carnivoro semiacquatico (7-12 kg di peso, con una lunghezza di 57-95 cm) con corpo allungato, pelliccia scura sul dorso, bianco-nocciola sul ventre, piedi palmati, coda larga e schiacciata in punta. Molto rara e minacciata, legata ai corsi d’acqua (fiumi, torrenti, aree umide) dove caccia pesci, ma anche piccoli uccelli e anfibi; presente in Italia con piccole popolazioni. Ha ricolonizzato negli ultimi dieci anni il fiume Sangro, dove la sua presenza era nota a valle della Foce di Barrea.
La diga di Barrea sembrava costituire una barriera invalicabile per la specie viste le sue dimensioni e la collocazione in corrispondenza dell’imbocco della Foce dove le pareti verticali della gola stessa si reputavano un ostacolo difficile da superare. Sono stati dei ricercatori a notare gli escrementi (inconfondibili) in un tratto del fiume sangro, prima del lago di Barrea.
Fonte: Asipress
Foto di: Parco Nazionale dell’Abruzzo