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‘La giornata degli Emigranti’ a Celano: la città rende omaggio a quei figli lontani

La Giornata dedicata agli emigranti ha avuto inizio con la celebrazione della Santa messa nella lizza del Castello Piccolomini. Al termine della funzione religiosa si è formato un lungo corteo, accompagnato dai gonfaloni del Comune e delle Confraternite, che dopo aver percorso il Parco delle Rimembranze (Dietro Castello) ha fatto tappa al piazzale dinanzi al Castello, dove è situato il Monumento all’Emigrante. Dopo la cerimonia di svelamento della targa della piazza intitolata agli emigranti brevi saluti da parte di Eligio Paris (responsabile Acem) e del Sindaco Settimio Santilli.

«Dal 2016 il 25 agosto celebriamo istituzionalmente ‘La giornata degli Emigranti’Oggi in segno di riconoscenza a tutti i celanesi, gli abruzzesi e i cittadini italiani che da lontano, hanno contribuito a creare quello che siamo noi oggi, vi dedichiamo una piazzetta della nostra città. Celano non vuole essere per i celanesi all’estero la terra ingrata che ha dimenticato i propri figli, ma intende rendere omaggio a quei figli lontani e alle ragioni che li spinsero ad uscire dalla loro terra, e quindi ogni anno noi in questo giorno particolare esprimiamo un pensiero a coloro che sono nelle terre lontane, ma che sono sempre presenti nella collettività della memoria celanese e che hanno diffuso nel mondo la cultura ed i valori italiani e celanesi e hanno contribuito allo sviluppo della vita economica, sociale e culturale dei paesi d’insediamento», così il primo cittadino nel suo discorso di benvenuto.

«La riflessione  – ha detto – non può non allargarsi al confronto tra l’Italia di ieri, paese di emigrati, e l’Italia di oggi, terra d’immigrazione: imparare dalle passate esperienze, dai problematici percorsi di integrazione e dai diritti negati ai nostri emigrati all’estero, può renderci cittadini maggiormente consapevoli della nostra società, oggi territorio d’incontro di correnti migratorie ed esperienze culturali disparate e differenti che ne modificano e caratterizzano la vita sociale e culturale. Ma attenzione. Negli ultimi anni e nella attualità più recente l’argomento Immigrazione è stato ed e’ preponderante, a volte strumentale a tal punto che si tende quasi a sottacere e a nascondere un’Emigrazione che torna a farsi marcata tra i nostri giovani e di cui non si parla abbastanza, non capendone appieno e fino in fondo i motivi reali del ritorno di questo fenomeno, che potrebbero andare anche oltre, non di un problema, ma del problema, ovvero il lavoro. Questa giornata di memoria può e deve dunque diventare strumento capace di aiutare ad affrontare e a vivere positivamente le odierne sfide che le migrazioni ci propongono», questa la conclusione del suo discorso.

Fonte: Ufficio Stampa Celano

Foto di: Ufficio Stampa Celano 

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