Domani, alle ore 17 in punto, sulla piattaforma chiacchierata di Facebook e sul tubo vettoriale di Youtube esploderà, imploderà, s’arrangerà, anzi si sgancerà da tutto ciò che era prima, per esser qualcosa di diverso, la hit del momento ‘What Do You Mean’ di Justin Bieber. Da una semplice ma concreta sinergia di fondo e dalla messa in pratica del concetto che ‘l’unione fa, sempre e comunque, la forza’, è nata, infatti, lei, la rielaborazione in formato pop di una delle canzoni mondiali più amate e sillabate di sempre. Un ‘Odi et amo’ catulliano, quasi, che ha innaffiato l’idea di un capovolgimento straordinario. L’idea di riproporre la canzone in un nuovo formato, secondo la tecnica del bootleg, è stata partorita «da un’alleanza musicale. – racconta Domenico Ciaffone alla Redazione, uno dei protagonisti dell’impresa artistica 2.0 – Da questo abbraccio incondizionato del pentagramma è uscita fuori una nuova triade». L’atto del bootleg , quindi, si incastona oltre il significato della cover. Esso è capace di ripropone brani già editi, ma con un vestito assolutamente nuovo e mai ascoltato prima. «Assieme a due giovani ragazzi sorani,veri e propri talenti musicali, ho, – afferma Domenico – qualche mese fa, incominciato questa meravigliosa esperienza. Il brano cantato da Justin Bieber è una grande hit, inutile negarlo, composta dai grandi nomi mondiali della musica internazionale. Noi, nel nostro piccolo mondo talentuoso, l’abbiamo solo voluta riarrangiare con i nostri mezzi, affinché potesse descrivere qualcosa di inaudito e di diverso, ma pur sempre un qualcosa di reale. I nostri mondi, le nostre esperienze personali si sono fuse, insomma, in una forma artistica riarrangiata. La musica tanto ti dà e tanto ti toglie: è una forma artistica che presuppone, alla sua base, un bisogno ed una necessità, ma non per questo non va assecondata», spiega Domenico.
Domenico Ciaffone, dal canto suo, è un DJ affermato ed un grande cultore e pittore della musica rivoluzionaria a 360 gradi. Originario di Avezzano, egli, recentemente, ha deciso di sposare, quindi, il suo sound riconoscibile con quello di Stefano Rinaldi, cantautore, ballerino ed arrangiatore, nonché semifinalista al Festival di Castrocaro e di Michele Marsella, chitarrista, bassista, arrangiatore ed insegnante diplomato. Il loro Duo Acustico così formato, dal nome di ‘Una Voce & Una Chitarra’, si sostanzia, infatti, di una larga esperienza nutrita alle spalle, calcata sui più disparati palcoscenici. Una recente tournée in Serbia ha posto come ago della bilancia della creatività musicale nostrana, proprio il giovane di Sora Stefano Rinaldi, di appena 23 anni. «Una miccia accesa, invece è il suo partner artistico, ossia Michele Marsella, che ha infuocato il groove di un’importante tournée nazionale di tre anni, al fianco di Luigi Lo Cascio», continua Domenico. «Siamo stati a lavoro giornalmente da qualche mese per dar vita a tutto quello che abbiamo scritto in quest’ ultimo periodo: un insieme di emozioni e di note uniche, capaci di far percepire in musica tutto ciò che brulica nella nostra personalità; a volte – aggiunge Domenico – le parole non bastano. Noi preferiamo, infatti, le emozioni che correggono la regola». Una tinta unita, forse, stonerebbe a confronto con il traguardo variopinto raggiunto dai tre, da questi animali da palcoscenico.
La hit di Bieber, presentata per la prima volta in assoluto, dal vivo, sul palco degli MTV Video Music Awards il 30 agosto scorso, domani, perciò, verrà magicamente presentata agli internauti di tutto il mondo con un nuovo volto e con una nuova anima, quella capace di far apparire il mondo meno serio, ma comunque profondo, alla pari di un estremo Orlando Furioso senza cavallo ed al galoppo di un’idea. «Qualche tempo fa, – racconta Domenico – da un incontro dettato da una serie di fortunate circostante, ho avuto il piacere di conoscere personalmente gli artisti che compongono il duo ‘Una Voce & Una Chitarra – Duo Acustico’, ossia Stefano e Michele, due magnifiche persone con cui, fin da subito, sono entrato in estrema sintonia e simbiosi artistica. Assieme, abbiamo deciso di intraprendere un percorso molto interessante e costruttivo, lavorando a due nuovi inediti. Questo agglomerato di forze mentali e corali, quindi, è stato messo al servizio della tecnica del rielaborare con cuore canzoni già edite, ma con nuovi arrangiamenti». Da qui, il lancio del nuovo bootleg a tre cuori ed una capanna, si potrebbe quasi dire, che porta una tripla firma eccezionale. Il singolo sarà disponibile in free download: «un nostro piccolo regalo, questo, agli amanti della musica – afferma ancora Domenico – dettato dalla nostra passione». Ci sarebbe molto da scrivere sulla genesi di un’opera musicale. Ma qui, in questo angolo di mondo scritto, scegliamo di scaglionare il progetto pian piano, come se fosse una tavoletta di cioccolato bianco, al latte e fondente assieme. «In musica – avverte Domenico – non esiste il concetto di giusto o sbagliato. Questo lavoro artistico è nato da un’esigenza, quale quella di raccontarci in musica». ‘What Do You Mean’, infatti, nasce con una cassa in 4/4, ossia con un arrangiamento tipicamente dance. I tre musicisti, invece, l’hanno riportata, con il loro tocco, ad uno suono più pop: il piano tradizionale è stato sostituito con quello elettronico, mentre tutti gli arrangiamenti sono stati eseguiti con suoni di un basso vero e di chitarre acustiche reali, senza filtri meccanici, quindi, fino a riportare il brano ad un bit aggressivo, ma comunque più soft. I due ‘gioielli’ musicali, quindi, risultano essere assolutamente imparagonabili, «perché – afferma Domenico – la musica viene costruita in base a tanti aspetti. Non si possono mettere a paragone le due versioni: questi brani peculiari chiamati bootleg, di fatti, non nascono dalla convinzione di dire ‘io sono migliore dell’originale’, ma semplicemente dal proprio sentire, ossia dalla percezione personale del proprio talento e della propria fetta di storia che si vuole esternare con la musica. Molto spesso, infatti, si comprende la statura di un artista più da un bootleg che da un inedito».
«Io credo – afferma, infine, Domenico Ciaffone – in una maniera differente di fare musica, ossia non vedo in essa una meta da arrivista o una fonte di guadagno. La musica è una carta d’identità, derivata da un lungo percorso di crescita e di formazione. È il pentagramma fatto in mille pezzi e poi ricomposto ex novo, come per testimoniare un’altra voce ed un’altra vita. La musica è, ad oggi, forse, l’unico esempio di comunicazione vera delle anime, se non ci fosse stata l’invenzione della formazione delle parole e del linguaggio. La musica è una passione che dà entusiasmo: cercare di fare bene il proprio lavoro e sentire di essere preparati ad affrontarlo, è la vera fonte della felicità». Il brano verrà pubblicato sugli spazi social degli artisti (‘Domenico Ciaffone DJ’ + ‘Una Voce & Una Chitarra – DUO ACUSTICO’) e sul canale YouTube https://www.youtube.com/user/TheDomenicoCiaffone. Appuntamento, dunque, a mercoledì 16 novembre alle ore 17 con la pubblicazione del brano. «Gli artisti – conclude il musicista di Avezzano – si devono far conoscere e devono parlare per quello che realmente sono e non per ciò che vorrebbero essere. Chi fa musica non è diverso da chi non la fa: semplicemente sceglie di non nascondere più la propria fragile e forte umanità».