Con un contatto audio-video a distanza, il medico parla col paziente che sta casa, controlla i valori clinici, gli fissa la terapia da seguire a domicilio, evita il ricovero in ospedale e recupera posti letto da utilizzare per casi acuti. Nella settimana scorsa, dall’Ex Onpi di L’Aquila, i medici della Asl hanno stabilito un collegamento telematico con un paziente che abita in una casa situata nel cratere sismico di Montereale, effettuando il primo test di un progetto di telemedicina, chiamato Telepallium, tra i primissimi in Italia.
La prova di controllo del malato a distanza è stata effettuata dal servizio di terapia del dolore e delle cure palliative della Asl, diretto dal professor Franco Marinangeli. Una metodica, già messa a punto e che verrà attuata a regime nei prossimi mesi nelle diverse aree della provincia. Lo specialista, con questo nuovo approccio, potrà trattare i pazienti a domicilio, senza muoversi dalla sede di lavoro e con la possibilità, in base al riscontro del controllo effettuato a distanza, di curare il malato a casa senza trasferirlo in ospedale.
Col nuovo sistema si possono trasmettere tutti i più importanti parametri vitali (Elettrocardiogramma, pressione arteriosa, saturazione di ossigeno nel sangue, peso, movimento, dolore). Nei prossimi mesi sarà un operatore, localizzato nella sede dell’ex Onpi dell’Aquila, a ricevere e gestire i parametri dei pazienti sul territorio provinciale. Tramite il contatto in video e voce, il medico potrà aggiustare la terapia e, se necessario, chiedere l’intervento del medico di famiglia e dello specialista.
Fonte di: ASIPRESS
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