Qualcosa si muove, ma non è solo un modo di dire, perché nello stabilimento che era della Brenta, qualcuno sta lavorando per preparare lo spazio ai nuovi macchinari che verosimilmente daranno vita alla nuova realtà che andrà a prendere il posto della Vesuvius, la fabbrica del Nucleo Industriale di Avezzano dismessa nel dicembre del 2016 insieme alla consorella cagliaritana. Per quanto riguarda gli investitori, voci di corridoio danno per certo che si tratta quasi esclusivamente di italiani. L’inizio della produzione è previsto entro la fine di quest’anno (si parla di novembre), ragion per cui incomincia a lievitare un pizzico di ottimismo soprattutto tra gli 83 ex dipendenti e per le loro famiglie che da due anni e mezzo si barcamenano tra ammortizzatori sociali che rappresentano un palliativo ai veri problemi del vivere quotidiano. Sulla vicenda i sindacati al momento non si pronunciano, ma anche loro incominciano a vedere uno spiraglio di luce in fondo al tunnel. Della Vesuvius e del suo destino, ebbe a interessarsi in prima persona anche l’ex assessore regionale Giovanni Lolli, ma senza poter evitare che alla fine la proprietà decidesse di trasferire tutto in Polonia, dove evidentemente i costi di produzione sono enormemente più bassi rispetto all’Italia.
Ex Vesuvius: qualcosa si muove veramente
Speranze di essere assunti per i dipendenti licenziati tre anni fa