Posizioni distanti tra le varie sigle sindacali che alla LFoundry stanno provvedendo al rinnovo delle Rsu. Distanti e contestate in particolare da parte della Fim-Cisl, il cui responsabile Antonello Tangredi, sottolinea che: “E’ sbagliato il momento, perché in fabbrica sta lavorando un terzo del personale e non è con la presenza così limitata da parte dei dipendenti che si dovrebbe procedere al rinnovo. Ho l’impressione che si stia un attimo calpestando i principi della democrazia, e questo vale sia per gli elettori che per i candidati, perché allo stato attuale bisognerebbe tenere i seggi aperti per un mese, e si intuisce facilmente che tutto ciò non è assolutamente possibile”. “A mio avviso – prosegue Tangredi – non c’era tutta questa urgenza di procedere al rinnovo, perché a chi non è al lavoro, viene quasi negato il diritto di voto, e tutto questo va contro i principi della democrazia, ma evidentemente qualcuno mira ad acquisire la maggioranza assoluta del governo sindacale in fabbrica, perché gli eletti saranno 15 e se qualche sigla ne avrà 8, va da sé che si passerebbe ad una specie di regime di monopolio, senza salvaguardare i diritti degli altri”.
Rinnovo della Rsu alla LFoundry
Ma non tutte le sigle sindacali sono d’accordo sul momento