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Virus, nuova ordinanza: orario prolungato per i supermercati

Il presidente della Regione Abruzzo Marsilio ha firmato il nuovo provvedimento che prevede orario di apertura dalle 7 alle 21. Ferma la chiusura nei giorni festivi

È stata firmata ieri, in serata, dal presidente Marco Marsilio, l’ordinanza numero 37, recante modifiche in tema di vendita di generi alimentari e beni di prima necessità.

Nell’ordinanza viene disposto che le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, possono rimanere aperte dal lunedì al sabato dalle ore 7 alle ore 21.

Rimane immutata la chiusura prevista nei giorni festivi. Confermata dunque la chiusura per domenica 19 aprile, sabato 25 (Liberazione), domenica 26, venerdì 1° maggio e domenica 3 maggio.

Le edicole, le farmacie e le parafarmacie resteranno aperte purché sia consentito l’accesso, se poste all’interno di centri commerciali, alle sole attività predette.

Per quanto riguarda l’orario si atterranno a specifici orari, anche notturni, già in vigore.

Inoltre è prevista la chiusura al pubblico di parchi avventura e delle relative aree di pertinenza. L’accesso è consentito solo al personale impegnato in attività di manutenzione e vigilanza, anche relative alle aree in concessione o di pertinenza, previa comunicazione al Prefetto territorialmente competente.

Resta ferma la preventiva attuazione delle azioni e modalità sicure e protette, rispetto ai rischi di contagio attivo e passivo, ai sensi dei provvedimenti statali e regionali già adottati.

L’ordinanza del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, prevede anche “Nuove misure recanti misure ambientali e demaniali” prevede la “prevenzione di danni all’incolumità personale e al patrimonio arboreo naturale”.
In questo ambito i cittadini abruzzesi vengono autorizzati a interventi di potatura, spalcatura, taglio di rami pericolosi o che ostruiscono la visibilità o la viabilità stradale.

È possibile abbattere piante malate o morte o pericolose per l’incolumità pubblica, nonché l’attività di pulizia degli argini dalla vegetazione spontanea che impedisce il corretto drenaggio delle acque.

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Redazione IMN