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Marsilio firma l’ordinanza per la ripresa dei servizi sanitari sospesi

Firmata, ieri in serata, l'ordinanza numero 55. Nella fase 1, sono state garantite le prestazioni onco-ematologiche, radioterapiche e chemioterapiche. Garantiti anche i controlli chirurgici e ortopedici post-intervento e la terapia del dolore. Con l'ordinanza, si riparte dall'11 maggio con le attività sanitarie sospese fino ad oggi, sempre garantendo le misure anti-contagio nazionali. Nell'articolo, il cronoprogramma.

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Anche la Sanità pubblica e quella privata, nelle loro vesti programmatorie e di assistenza al territorio e di servizi resi, possono riprendere gradualmente, in quella che è stata definita come Fase 2, a livello nazionale. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha firmato, ieri, in serata, l’ordinanza numero 55, in materia di igiene e sanità pubblica. Tutti i servizi, cioè, fino ad oggi sospesi, potranno man mano ripartire, sempre con tutte le misure anti-contagio, a partire dall’11 maggio prossimo. La valenza della ripresa graduale varrà fino al 18 maggio, tempo di scadenza dell’ultimo DPCM del premier Conte. Si è in attesa anche del Decreto Maggio per le misure economiche.

Nell’ordinanza, si raccomanda alle Aziende Sanitarie Locali di adottare un piano di graduale ripresa delle attività sanitarie finora sospese, gestite sia dalle strutture pubbliche in regime istituzionale e libero professionale, che private accreditate, autorizzate e in convenzione.

Una tabella di marcia regionale che tenga conto delle singole specificità organizzative, strutturali e di contesto, e che tenga anche bene da conto la predisposizione di precise misure di prevenzione e protezione di tutti i soggetti che afferiscono alle strutture sanitarie per esigenze di salute, di lavoro o di carattere sociale.

Il governatore, inoltre, raccomanda, sempre nell’ordinanza numero 55, l’adozione di misure generali di accesso alle strutture ospedaliere e sanitarie ed in particolare la regolamentazione degli accessi di personale dipendente, visitatori e pazienti.

ATTIVITA’ AMBULATORIALI Tra l’11 e il 18 maggio, sarà consentita la ripresa delle attività ambulatoriali, inclusa la chirurgia ambulatoriale, delle strutture pubbliche e private autorizzate e accreditate, secondo le specificità organizzative, strutturali e di contesto delle strutture. Nello specifico, verrà consentita la ripresa graduale dell’erogazione delle prestazioni programmabili e non urgenti da parte delle strutture del sistema sanitario pubblico e privato, relative ad esami o visite in classe di priorità D (Differibile). Si raccomanda, alle Direzioni Aziendali, sempre nel testo dell’ordinanza, di pianificare la graduale riattivazione dall’11 al 18 maggio per tutti i ricoveri medici e chirurgici programmati in classe di priorità B e, dal 18 maggio, dei ricoveri in day- hospital, nonché secondo le specificità organizzative, strutturali e di contesto, adottando misure volte a ridurre il più possibile i rischi legati all’infezione da SARS-CoV-2 nel percorso dei pazienti sottoposti ad interventi chirurgici o a ricoveri in area medica.

Si dispone per le strutture dell’ospitalità privata, che a decorrere dallo stesso periodo (dall’11 al 18 maggio), non si consideri più cogente il ridimensionamento dell’attività elettiva.

SOSPESA ANCORA L’ATTIVITA’ AMBULATORIALE PROGRAMMATA – Va proseguita, invece, senza soluzione di continuità e fino a diversa e nuova disposizione, la sospensione temporanea delle attività ambulatoriali per le priorità P (Programmata).

Tramite ordinanza, inoltre, si consente alle ASL la riattivazione della libera professione intramuraria per le discipline e le strutture in cui riprende l’analoga attività istituzionale, sempre nel periodo dall’11 al 18 maggio, secondo le specificità organizzative, strutturali e di contesto e avendo cura che essa si rivolga alle medesime tipologie di pazienti. Nell’ambito delle prestazioni non procrastinabili rientrano quelle da garantire ai pazienti che sono stati affetti da COVID-19 e che, benché dimessi dall’ospedale perché risultati negativi al virus, necessitano ancora di controlli per la presenza di complicanze; per la riabilitazione ambulatoriale e domiciliare, di raccomandare l’adozione, a partire dall’11 maggio, la modalità di erogazione del servizio in presenza o a distanza.

CURE DOMICILIARI: SI RIPARTE L’11 MAGGIO – Tramite ordinanza, si dispone anche la graduale e completa ripresa delle Cure Domiciliari Integrate di II livello, delle Cure Domiciliari Integrate di III livello, delle Cure palliative domiciliari di livello base e delle Cure palliative domiciliari di livello specialistico, a partire dall’11 maggio. Si dispone, poi, a cura delle Aziende Sanitarie la graduale ripresa di tutte le cure Domiciliari, incluse quelle di Livello Base, e le Cure Domiciliari Integrate di I livello, a partire dal 18 maggio, fatta salva l’anticipazione di prestazioni individuate come indispensabili.

Si raccomanda, in relazione alle cure domiciliari, che per tutti i coefficienti di intensità assistenziale, siano rispettate, sotto la responsabilità delle Direzioni aziendali, le misure idonee operative volte a garantire il contenimento del rischio epidemiologico.

ACCESSO A STRUTTURE SEMIRESIDENZIALI PUBBLICHE E PRIVATE: AL VIA DALL’11 MAGGIO PER PAZIENTI FRAGILI – Si garantisce la ripresa dell’accesso alle strutture che erogano prestazioni sanitarie e socio-sanitarie semiresidenziali pubbliche e private autorizzate e accreditate per i casi indifferibili e relativi agli utenti particolarmente fragili, anche dal punto di vista della rete familiare e sociale in cui vivono, a partire dall’11 maggio.

Tramite ordinanza numero 55, si consente, anche in linea con le indicazioni della Circolare Ministeriale del 23 aprile 2020, un piano di graduale riavvio delle prestazioni nei confronti di tutti i pazienti, tenendo conto delle diverse peculiarità programmatorie aziendali ed in relazione al grado di diffusione locale del contagio, a partire dal 18 maggio.

Si garantiscono i test diagnostici correlati agli screening oncologici, di I e II livello, a partire dal 18 maggio. Il Prefetto e il Commissario del Governo territorialmente competenti, informando preventivamente il Ministro dell’interno, assicurano l’esecuzione delle misure per la parte di competenza avvalendosi delle forze di polizia e, ove occorra, con il possibile concorso del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nonché delle Forze Armate, sentiti i competenti comandi territoriali, dandone comunicazione al Presidente della Regione.

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