Sabato 4 luglio alle 10 e 30 nella sala conferenze del Comune di Avezzano si terrà il primo incontro della Conferenza regionale permanente delle donne democratiche d’Abruzzo. Ospite d’eccezione dell’incontro la neo eletta portavoce nazione delle Democratiche Cecilia D’Elia.
“Sono lieta che Cecilia abbia colto l’invito a partecipare a questo incontro – dichiara la portavoce regionale delle democratiche d’Abruzzo, Lorenza Panei – a pochi giorni dalla sua elezione Cecilia D’Elia già è a disposizione dei territori per un lavoro sinergico con i coordinamenti regionali, in modo da agevolare la riflessione e l’agire politico in una ottica di genere che trasversalmente attraversa ogni questione del presente: lavoro, sanità, sociale, diritti, famiglia, pari opportunità, rappresentanza”.
“Quasi un anno fa è iniziato il percorso che ci ha portato qui. Autonomia e autodeterminazione sono alla base del Manifesto della Conferenza delle Donne a cui abbiamo aderito per poter dare luogo all’Assemblea Regionale delle Democratiche. L’emergenza sanitaria ha rallentato gli incontri della conferenza ma rompendo i primi indugi, abbiamo pensato di riprendere in mano il nostro destino per metterci alla guida di un processo necessario e generativo a livello regionale e nazionale”, si legge nella nota stampa diramata alla nostra Redazione.
“Noi apriamo le porte alla società, alla consapevolezza delle donne, a quante desiderano condividere con noi questo percorso. Noi ci siamo, per parlare di noi, del nostro desiderio di esistenza e di giustizia. Mettiamo autenticità in questo percorso e vogliamo elaborare un progetto condiviso per una cultura rispettosa delle differenze, per una democrazia paritaria, per le Donne e il lavoro, per le donne e la salute, per l’affermazione di una reale rappresentanza di genere, per combattere la violenza sulle donne, ma anche per una grande visione che implichi una diversa concezione dello sviluppo, dei diritti delle persone e delle relazioni tra uomini e donne. Intorno a questi temi vogliamo sviluppare ed innovare lo spazio delle donne come strumento utile di partecipazione democratica e una mobilitazione che coinvolga forze sociali e civili, una nuova cultura politica”, si legge ancora.
“Una cultura ed una organizzazione in grado di fornire dialogo democratico, rispetto dei diritti umani delle donne nel mondo, per costruire un’Europa politica fondata sui valori della laicità, della solidarietà, della libertà, nel quale le donne possano essere protagoniste”.