Nella piazza centrale di Cese, sono state inaugurate due panchine: una rossa e una blu.
Attraverso questi simboli, il paese di Cese ha voluto sottolineare la propria denuncia nei confronti della violenza in genere e, in particolare, ha espresso la propria condanna nei confronti di due abusi deprorevoli: la violenza sulle donne – con l’installazione di una panchina rossa – e la violenza contro i bambini, con l’installazione di una panchina blu.
L’intera iniziativa è stata patrocinata dal gruppo “Avis di base di Cese”, che ha curato ogni aspetto dall’iter autorizzativo, sino alla costruzione e alla installazione delle stesse.
Il merito più grande del risultato ottenuto è dei donatori di sangue, che hanno permesso che tutto potesse essere realizzato nel migliore dei modi. Non va, però, dimenticato chi a vario titolo ha messo a disposizione la propria professionalità affinché il tutto potesse essere realizzato.
La forza del gruppo e la coesione del paese si vedono soprattutto in queste circostanze; il paese di Cese ha sempre dimostrato la propria sensibilità nei confronti di tematiche così importanti e attuali.
Durante la cerimonia, non sono mancati interventi autorevoli che hanno dato lustro e importanza all’evento. Sono intervenuti il Donatore Ingegner Francesco Cipollone, che ha evidenziato le insidie del web legate al bullismo e al cyberbullismo, e la giovane Donatrice Avvocato Elsa Faonio, che ha illustrato l’aspetto normativo collegato alla tematica della violenza sulle donne e la sua evoluzione nel tempo.
Il consiglio dell’Avis di Cese ha rivolto, alla fine, un caloroso ringraziamento a chi ha voluto con la propria presenza onorare tale iniziativa.