INFO MEDIA NEWS
Cultura NEWS SLIDE TV

A Celano al via il “Progetto Scena Aperta 2022-23”

L’idea portante è la formazione dello spettatore e la scuola come produzione culturale aperta alla Città

Progetto Scena Aperta è il titolo dell’ambizioso programma teatrale che l’Amministrazione comunale di Celano realizza con il Teatro dei Colori, Centro di produzione, ricerca pedagogia nello spettacolo diretto dal M. Gabriele Ciaccia, riconosciuto dal Miur tra i soggetti accreditati nella sezione “Arti e creatività”. l programma prevede una serie di appuntamenti artistici, incontri e stage, ospitalità di molte compagnie, valorizzazione dell’Auditorium E. Fermi, del TeAtrio D’Annunzio e luoghi storici della Città.

L’idea portante è la formazione dello spettatore e la scuola come produzione culturale aperta alla Città, in collaborazione con L’Istituto Comprensivo Statale “Tommaso da Celano” e Istituto Galieo Galilei sede di Celano.

Primi appuntamenti: 22 novembre ore 14 ,30 – 23 nov. ore 11 ,00 al TeAtrio D’Annunzio con La Città di Smeraldo, adattamento da “Il Meraviglioso Mago di Oz”, con Francesca Cabiddu, regia Maria Virginia Siriu, Compagnia Theandric Teatro Non Violento di Cagliari.

La Città di Smeraldo è una narrazione tratta dal romanzo per ragazzi Il Meraviglioso Mago di Oz di Lyman Frank Baum.

La caratteristica distintiva dello spettacolo, ciò che salta subito all’occhio, è la presenza di una sola attrice in scena. Una sola? Eppure il romanzo di Baum è popolato da così tanti personaggi! L’abilità trasformista dell’attrice, unita alla sua bravura nella caratterizzazione dei diversissimi personaggi, rendono lo spettacolo un divertimento assicurato.

Sono due gli aspetti del romanzo su cui si pone particolarmente l’accento: l’importanza fondamentale della collaborazione e la messa in guardia da coloro che cercano di proporci una visione contraffatta e distorta della realtà. Dorothy e i suoi amici partono alla volta della Città di Smeraldo per raggiungere i loro diversi obiettivi, ma lo fanno tutti insieme, aiutandosi e sostenendosi nei momenti di difficoltà, invece di competere l’uno con l’altro per giungere individualmente al traguardo. Così, si propone come vincente un modello sociale collaborativo e non competitivo, esemplificazione di una gestione nonviolenta dei conflitti. Una volta arrivati, vengono condotti al cospetto del terribile Mago di Oz, grande illusionista e affabulatore. Ai cancelli della città, Dorothy e i suoi amici sono costretti ad indossare degli occhiali verdi, che anche gli abitanti portano costantemente.

Tutto, dai palazzi al cibo, dai volti alle monete, appare verde. Dopo varie peripezie, i protagonisti scoprono che alla Città di Smeraldo non è tutto così verde, e che Oz, in realtà, è un imbroglione che si approfitta della credulità dei suoi sudditi. Il parallelismo con i nuovi media, gli “occhiali” che indossiamo costantemente per guardare il mondo, è immediato. Attraverso le tecniche del teatro fisico e della narrazione, con l’ausilio della la musica e le immagini video, si permette agli spettatori di vivere appieno la magia di un’ambientazione onirica e allo stesso tempo così affine alla nostra realtà di ogni giorno.

Altre notizie che potrebbero interessarti

“Fondi bilanci Comuni sisma salvi grazie a Fd’I”

Portavoce aquilano di Fratelli d'Italia: "Pd sale sul carro del vincitore"
Redazione IMN

Di Sabatino, apertura al M5S per opposizione comune a Marsilio

Il segretario regionale del Pd: «In Regione 100 giorni di impercettibilità»
Redazione IMN

L’Aquila: addio a Vito Domenici

Il sindaco dell'Aquila: "Fu uno dei primi a credere nella mia candidatura"
Redazione IMN