É in programma per il pomeriggio di oggi, 13 luglio, alle 18, sul terrazzo della Casa di Olimpia, in via Duca degli Abruzzi, il nuovo appuntamento per il ciclo “Giovedì letterario – Incontri d’Autore”, annoverato nella rassegna estiva “Vacanze luchesi”, oggi nella speciale edizione presentata dall’associazione Lucus con il “Cortile delle Parole danzanti” e con la partecipazione straordinaria del Maestro Eginio Notarpasquale, autore e docente del Conservatorio aquilano “A. Casella”.
Protagonista dell’incontro odierno, lo scrittore di origine marsicana Roberto Cipollone, con l’opera “Faolétte – dodici storie illustrate dalla Marsica”, un affresco potente di luoghi, storie e storia, reso dalla peculiare narrazione dell’Autore, che affianca alla caleidoscopica profondità dei testi la forza dell’arte visiva attraverso le opere di nove illustratori, tutti marsicani: Alleg, Barbara ed Emanuela Cipollone, Vanessa Croce, Fabrizio Del Monaco (sulmonese di nascita), Miriam Murzilli, Eliseo Parisse, Martina Troisi e Violinoviola.
Le “Faolétte” che danno il nome alla settima opera dello Scrittore originario di Cese, non sono in realtà favole per bambini, o non solo, bensì dodici racconti che recuperano mirabilmente schegge di storia, personaggi, leggende e segni della tradizione orale del territorio marsicano. Una tessitura, quella operata da Roberto Cipollone, da cui emergono l’attenzione, la cura e il vero e proprio affetto per i “suoi” luoghi e per certi temi, come il valore degli affetti, dell’amicizia e della forza morale contrapposta al pregiudizio ed all’esaltazione estetica. Sfilano così, dinanzi agli occhi del lettore, il pesce dalle otto pinne nel lago Fucino, descritto da Plinio, la dea Angizia, immaginata poco più che bambina con il nome che usavano i Marsi, o ancora i “mazzamurelli”, i folletti dei boschi abruzzesi, insieme ai racconti dei briganti tra gli ombrosi sentieri dei monti marsicani, nell’incrocio di storia e leggenda che si sfronda a tratti di ogni alone mitico, come nella narrazione ispirata al terremoto del 1915 in cui svetta una tenace, disperata quanto emblematica, speranza. Accanto ai racconti che più somigliano a vere e proprie favole, nel libro scorrono composizioni ispirate a filastrocche e canzoni in dialetto “Che non hanno mai avuto la possibilità di essere riconosciute come vere forme narrative e che continuano a perdersi assieme alle persone”, spiega Roberto Cipollone, che a questi due filoni affianca, nell’opera, quello delle storie del presente “per andare oltre l’idea che scrivere dei nostri luoghi sia solo un verbo al passato: abbiamo ancora da raccontare e da riflettere, ma c’è sempre bisogno di sapere e conoscere per apprezzare il presente e i luoghi”.
“Un appuntamento, quello di oggi, che saprà offrire preziose scoperte e spunti di riflessione”, sottolinea la sindaca De Rosa, “Presentiamo un’opera particolarissima che tesse un filo tra passato e presente, storia e incanto, con la voce del nostro territorio, attraverso “favolette” per ogni età. Invito tutti a partecipare”.
“Oltre ad essere un oggetto bellissimo”, scrive il giornalista e scrittore Domenico Paris nella prefazione dell’opera, “questo libro è un dispenser di Saggezza Patria del quale spero che molti genitori si possano dotare per regalare ai propri pupi pillole fiabesche di imperitura Sapienza. E, leggendo queste favole, possano fare anche loro opportuno ripasso di certi Valori e di certa Identità”. Parteciperanno all’incontro, con la sindaca, Marivera De Rosa, l’autore Roberto Cipollone; il presidente dell’associazione Lucus, Gianni De Rosa; le professoresse Maddalena Angelucci e Carla Cesta, docenti e storica anima del Cortile delle Parole danzanti; il M° Eginio Notarpasquale, chitarra classica, autore e docente.