Dopo discussioni e lunghi confronti in seno alla maggioranza al Governo nazionale, soprattutto per l’orario del coprifuoco, il Consiglio dei ministri ha varato il 21 aprile scorso il nuovo decreto Covid sulle riaperture.
Il monitoraggio ministero della Salute-Iss ha ridefinito la mappa delle zone in Italia, che non sarà più quindi solo zona rossa e zona arancione.
Le misure restrittive adottate nelle ultime settimane sembrano aver favorito dunque la diminuzione dei contagi in alcune aree del Paese, abbassando notevolmente l’incidenza e riducendo la pressione sugli ospedali del territorio.
Caso esemplare in questo senso è rappresentato dalla Marsica, che nei primi giorni di aprile contava ben 24 comuni in zona rossa, mentre oggi sono appena 4.
Da lunedì 26 aprile ci sarà un sostanziale allentamento delle misure restrittive non solo in Abruzzo, ma in molte regioni italiane: Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Umbria, e Veneto.
Gli esperti, però, continuano ad invitare tutti alla prudenza e a più voci continuano a precisare che “Non è un liberi tutti”; le regole e i divieti sono meno impattanti, ma “non bisogna abbassare la guardia”, raccomandano gli amministratori locali.
La grande novità – particolarmente apprezzata dai cittadini – è rappresentata dalle riaperture di alcune attività e dalla possibilità per bar e ristoranti di servire ai tavoli, purché all’aperto. Resta il coprifuoco alle ore 22.
Cosa cambia?
SPOSTAMENTI
È sempre vietato ogni spostamento dalle 22 alle 5. È consentito spostarsi tra le regioni in zona bianca e gialla. Per recarsi in regioni di diverso colore occorre la “certificazione verde”, rilasciata da una struttura sanitaria che dimostri la vaccinazione, l’avvenuta guarigione da COVID-19, oppure l’esito negativo di un tampone molecolare – test rapido nelle ultime 48 ore.
È consentito in ambito regionale lo spostamento di quattro persone al massimo verso un’altra abitazione privata abitata, una sola volta al giorno, dalle cinque alle 22. Sono esclusi dal conteggio i figli minorenni e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.
BAR E RISTORANTI
Sono consentite dalle 5 alle 22 le attività di ristorazione svolte da qualsiasi esercizio, con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, per un massimo di quattro persone o più di 4 se conviventi.
È sempre consentita la ristorazione con consegna domicilio. L’asporto è consentito fino alle 22. Resta consentita senza limiti d’orario la ristorazione negli alberghi e nelle altre strutture ricettive, limitatamente ai propri clienti.
Dal primo giugno sarà consentita la consumazione al tavolo anche al chiuso dalle ore 5 alle ore 18.
COMMERCIO E SERVIZI
Tutti aperti con i consueti orari. Chiusi nei giorni festivi e prefestivi gli esercizi all’interno dei centri commerciali ad eccezione delle farmacie, parafarmacie e presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli, tabacchi, edicole e librerie.
Dal 15 maggio anche questi esercizi potranno riaprire regolarmente.
SPETTACOLI
Apertura consentita per teatri, cinema e spettacoli, con limitazioni di capienza stabilite dal comitato tecnico scientifico: i posti a sedere sono pre-assegnati con una distanza interpersonale di almeno un metro.
La capienza massima consentita non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e mille all’aperto. Dal primo luglio potranno riaprire i centri termali e parchi tematici e di divertimento.
MUSEI E MOSTRE
Dal lunedì al venerdì riaprono musei, pinacoteche, parchi archeologici, complessi monumentali e mostri, nel fine settimana possono aprire su prenotazione online e telefonica, almeno un giorno prima.
SPORT
È consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di squadre di contatto. Dal 15 maggio sono consentite le attività delle piscine all’aperto. Dal primo giugno le attività delle palestre.
Sempre dal primo giugno aprono poi al pubblico tutti gli eventi sportivi di livello agonistico di interesse nazionale con il comitato paralimpico. La capienza consentita è pari al 25% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 1000 spettatori per gli impianti all’aperto e 500 per quelli al chiuso.
SCUOLA E UNIVERSITA’
I servizi educativi per l’infanzia, le scuole dell’infanzia, le elementari e le medie, si svolgono in presenza al 100%.
Nelle scuole di secondo grado l’attività in presenza è garantita almeno il 70% degli studenti, fino al 100%. Le attività dell’Università si svolgono prioritariamente in presenza. Possono essere adottate – dalla regione o dei sindaci – misure restrittive solo in casi eccezionali straordinaria necessità, sentite le competenti autorità sanitarie.