L’istituzione di una Commissione Consiliare permanente sul sistema idrico e sui cambiamenti climatici in Regione Abruzzo. È questo il contenuto della proposta di modifica di regolamento depositata dal Consigliere regionale e Presidente della Commissione d’inchiesta sul tema, Sara Marcozzi e presentata questa mattina a Pescara, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, insieme con il Presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri.
“L’acqua è una risorsa primaria per ogni essere umano, un diritto che deve essere tutelato e protetto – commenta Sara Marcozzi –. Grazie all’attività della Commissione d’inchiesta sull’Emergenza Idrica, che ho richiesto circa un anno fa e che ho avuto l’onore di presiedere, è stato possibile scrivere una relazione che fotografa con chiarezza la situazione attuale dell’Abruzzo, indicando un percorso da seguire per una gestione efficiente del servizio, per la riduzione delle perdite, per l’interconnessione delle reti e la creazione di un’infrastruttura unica che porti l’acqua dove serve in tutto il territorio regionale. La complessità della materia richiede una visione a lungo termine, che consenta di mettere a sistema tutti i protagonisti del servizio idrico con un presidio fisso. L’acqua è una, l’Abruzzo è uno: dobbiamo iniziare a lavorare di conseguenza”.
L’estratto delle conclusioni della Commissione d’inchiesta sull’Emergenza idrica relativo agli interventi da intraprendere: efficientare i sistemi esistenti. L’efficientamento dei sistemi esistenti, la ricerca perdite delle reti di adduzione e di distribuzione acquedottistica, costituisce certamente l’elemento primo e imprescindibile di una buona gestione della risorsa idrica. Si tratta di interventi come quelli attualmente finanziati dai fondi del PNRR che agiscono sulla digitalizzazione, distrettualizzazione, sul controllo capillare di tutte le reti regionali, sulle pressioni, sul recupero delle perdite. Aumentare il livello di infrastrutturazione. Quanto più noi riusciremo a creare interconnessioni tra i sistemi acquedottistici, quanto più riusciremo a consentire il trasferimento di risorsa idrica da una parte all’altra del territorio, a seconda del bisogno, a seconda della disponibilità quali-quantitativa di acqua.
È necessario creare una sostenibile ed efficace infrastrutturazione sul territorio, creare delle adduttrici, creare delle interconnessioni tra le reti che consentano di dare al sistema la massima flessibilità e resilienza possibili. Va da sé che ciò comporterà la necessità di importanti investimenti regionali e nazionali per consentire l’interconnessione tra sistemi a volte molto distanti tra loro. Diversificare Iniziare a ragionare in ottica di diversificazione delle fonti, anche garantendo una certa ridondanza delle fonti stesse, proprio per poter far fronte ai periodi più siccitosi. In questo senso e su questo asse di intervento, assumono molta importanza gli invasi e i dissalatori.
Industrializzare il servizio e razionalizzare la governance Industrializzazione del servizio, razionalizzazione governance e coerenza nella programmazione, sono i presupposti per poter gestire in maniera efficace ed efficiente le diverse competenze in un settore così complesso come quello della gestione delle risorse idriche. Sono i presupposti necessari per poter rendere un sistema in grado poi di rispondere alle sfide legate ai cambiamenti climatici e agli standard qualitativi. L’insostenibilità e l’inefficacia dei tanti piccoli sistemi territoriali hanno fatto emergere la necessità di perseguire una gestione unica in grado di perseguire economie di scala e di raggiungere un livello minimo di efficienza e qualità nella gestione dei servizi su tutto il territorio regionale. È auspicabile che Regione Abruzzo, i Comuni e i diversi decisori agiscano da subito nelle direzioni suggerite da tecnici e scienziati al fine di non perdere la possibilità di raggiungere l’ambizioso obiettivo di una Gestione Industriale Pubblica del Servizio Idrico Integrato, una gestione efficiente ed efficace che assicuri gli stessi diritti e servizi a tutti i cittadini, aziende e imprese abruzzesi.
“Da qui – prosegue Marcozzi – nasce l’iniziativa di proporre al Consiglio regionale l’istituzione di una Commissione permanente, la sesta, che abbia nel Sistema Idrico Integrato e nei cambiamenti climatici i propri assi portanti. L’obiettivo è quello di monitorare, valutare e proporre politiche e azioni concrete per garantire una gestione sostenibile delle risorse idriche della Regione Abruzzo, tenendo conto anche della crisi climatica che rappresenta oggi, e ancor più rappresenterà domani, una minaccia e un pericolo per il nostro territorio. I dati Istat, pubblicati il 21 marzo, ci dicono che al 2020 l’Abruzzo ha perdite idriche totali in distribuzione al 59,8%. Nel 2021 sono state adottate misure di razionamento a Pescara e Chieti, col capoluogo teatino che fa registrare una delle situazioni più critiche in Italia, insieme ad Agrigento e Trapani, con sospensioni e riduzione di acqua in quasi tutti i giorni dell’anno. Per questo ritengo necessario accendere un faro permanente su questa tematica”.
“In questo senso, peraltro, la nostra Regione potrebbe fare da capofila in Italia. Nessun Consiglio regionale ha, tra i propri organi legislativi, una Commissione permanente dedicata esclusivamente a questi temi. Le sfide che si stagliano davanti a noi e alle future generazioni, tuttavia, impongono di programmare oggi e di farci trovare pronti. Il Governo nazionale ha istituito un tavolo di lavoro sulla crisi idrica, noi abbiamo già un lavoro concluso da cui partire per efficientare tutto il Sistema Idrico Integrato. La fortuna di vivere in una regione ricca di acqua ci offre un potenziale vantaggio competitivo nell’affrontare il pericolo siccità. Sfruttare il lavoro della Commissione significa far guadagnare tempo all’Abruzzo in una sfida in cui dal fattore tempo dipenderà il nostro futuro”.
“Lo scopo di tale iniziativa legislativa è quello di non rendere episodico l’affrontare temi legati al problema dell’acqua – ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri -, che sarà uno dei temi fondamentali dei prossimi anni e che non possiamo portare all’attenzione del legislatore regionale solo quando si appalesa il problema, ossia quando non arriva l’acqua nelle case o nei campi, e correre dietro l’emergenza per aiutare chi, ad esempio, non ha un’autoclave e non può permettersela. Io condivido la proposta di legge del Consigliere Sara Marcozzi e voterò affinché sia approvata al più presto. Non è più possibile che i Consorzi di bonifica vadano per conto loro, che gli Enti gestori delle risorse idriche non dialoghino tra loro, almeno facciamo una tariffa unica. È necessario riformulare il ruolo dell’Ersi che è importante affinché controlli la corretta gestione del ciclo idrico integrato, mantenga i fondi del PNRR che sono importanti per aumentare la disponibilità di acqua, per manutenere le infrastrutture esistenti e crearne di nuove, ovvero per ridurre le perdite. Abbiamo testato la funzionalità di una Commissione attraverso il lavoro della stessa Commissione d’inchiesta, nella quale abbiamo ricevuto proposte puntuali degli Enti. Se releghiamo il tema all’emergenza siccità, vuol dire che ce ne occuperemo solo tra giugno e agosto e poi a settembre, quando scendono i consumi, riponiamo la problematica nel dimenticatoio. E invece dobbiamo lavorare per mutare i comportamenti e risolvere le perdite. Bene ha fatto il Consigliere Marcozzi a stimolarci, siamo mortificati per un comparto in cui c’è tanto da recuperare, ma in un anno di legislatura possiamo fare tanto, soprattutto mettiamo qualcuno che controlli come vengono investite le risorse disponibili. La prossima estate tutto il paese, non solo l’Abruzzo, avrà una pesante crisi idrica, se possiamo adottare misure per attenuarne gli effetti abbiamo il dovere di agire”.
Questo, nel dettaglio, il nome e gli argomenti della VI Commissione presentata nella proposta di legge: VI Commissione “Servizio idrico integrato e Cambiamenti climatici” (Tutela delle acque; Risorse idriche e Difesa del suolo; Governance ERSI; Governance Società di gestione operanti nell’ATUR; Governance Consorzi di bonifica; Acque minerali e termali; Concessioni idroelettriche; Invasi e acquedotti; Siccità; Cambiamenti climatici e mitigazione degli stessi).