Ha istigato e indotto con minacce del tipo “ti ammazzo la famiglia” due minori reggiane a realizzare e inviargli via internet filmati e fotografie ritraenti le stesse in pose intime e a sfondo sessuale che poi divulgava a terze persone vi Telegram.
Le due non sono state le uniche vittime dato che dalle indagini è emerso che nel suo smartphone e sulla scheda SD inserita è stato rinvenuto ingente materiale pedopornografico ritraente ragazze minori in pose intime e atteggiamenti a sfondo sessuale (alcune centinaia di foto e una ventina di video).
Plurimi adescamenti di minorenni, molte in corso di identificazione, che l’uomo poi minacciava ottenendo materiale a contenuto pedopornografico.
Gli accertamenti svolti dai Carabinieri di Scandiano (Reggio Emilia), supportati da indagini tecniche di natura telematica, sono state condivise dalla Procura della Repubblica di Bologna, Autorità Giudiziaria competente in ordine ai reati di natura sessuale commessi in danno di minorenni, hanno visto quest’ultima richiedere al Tribunale – Ufficio GIP di Bologna – un provvedimento restrittivo di natura cautelare in regime di arresti domiciliari con il divieto assoluto di utilizzo di qualsiasi strumentazione idonea ad accedere in internet. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri della compagnia di Alba Adriatica nel cui territorio vive il 25enne di Teramo finito in manette.
Per lui l’ipotesi al vaglio della Procura di Bologna è di pedopornografia, adescamento di minori e detenzione di materiale pedopornografico.