“Non basta la sola misura sul gasolio agricolo messa in campo dalla maggioranza di centrodestra alla Regione per compensare la drammatica stagione agricola abruzzese che conta decine di milioni di danni ancora da definirsi. Proponiamo un tavolo permanente di crisi per rispondere a tutte le richieste di sostegno per via dei problemi che il maltempo del mese scorso ha causato alla produzione di uva, olio e filiera ortofrutticoli un po’ su tutto il territorio regionale, ma in particolare sul Fucino e in provincia di Chieti. Con le associazioni di categoria dell’agricoltura chiediamo a gran voce che la Regione faccia gli stanziamenti necessari e li faccia presto, ma attraverso un’azione efficace e di sistema e passi all’attivazione delle procedure”, riferiscono il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci e l’ex assessore Dino Pepe reduci dall’incontro avuto a Pescara con Cia, Coldiretti, Copagri Abruzzo, nonché Cgil, Cisl e Uil Abruzzo.
“Sono moltissime le richieste avanzate dalle associazioni, a cominciare dalle tutele per tutta la filiera, lavoratori compresi, che hanno subito una riduzione delle giornate lavorative, con conseguenze anche economiche pesanti – aggiungono i due esponenti del Pd – c’è poi quella di spalmare i costi aggiuntivi sostenuti su più anni per non aggravare ulteriormente la posizione reddituale degli agricoltori e, ancora, la sospensione dei mutui, la sospensione dei canoni dei Consorzi di bonifca, la cassa integrazione, l’anticipo della PAC e le proroghe sulle misure PSR per dare respiro a un comparto che ad oggi ha richiesto la deroga al DLgs. 102/2004, testo che definisce gli interventi a favore della ripresa dell’attività produttiva a seguito di calamità naturali o avversità atmosferiche”.
“Ai danni a campi, vigneti e coltivazioni di ortaggi, tanto ingenti da mettere persino in forse la stagione vitivinicola e olearia a causa dell’impossibilità dei trattamenti antiparassitari, si aggiungono poi quelli subiti dalle aziende zootecniche che hanno visto perdite ingenti dei foraggi e quindi del trasferimento delle mandrie e greggi sui pascoli. Il settore aspetta risposte corpose, perché è quello che fa da traino all’economia abruzzese, in nome di un prodotto di qualità capace di distinguersi a livello mondiale, pensiamo al vino, ma anche alle altre produzioni agricole e che nonostante questo da quando governa il centrodestra vive una vera e propria mancanza di politiche di rilancio, nonché di azioni anche ordinarie, straordinarie e preventive. Per ultimo per l’intero settore è necessario un intervento finanziario garantito e agevolato per superare l’anno”.