“Colpevolmente ero ignaro che una ragazza aiellese, una tra le tante che hanno avuto la forza di partire per provare a realizzare i propri sogni, era diventata così brava da finire sui giornali d’oltralpe che la elogiano per i suoi lavori. Lei è Chiara Mancini, risiede in Francia ormai da dieci anni, dove ha aperto un laboratorio orafo, dove organizza mostre insieme ad artiste internazionali”. Questo è il primo capitolo di un’altra bella storia da raccontare, che parte ancora una volta da Aielli – borgo abruzzese oramai di una certa fama – e che arriva in Francia, viaggiando senza freni e confini sulle ali di una passione.
Chiara realizza gioielli riutilizzando materiali obsoleti e passati di moda. “Con una collega danese, Sabine Majus, per esempio, – spiega il sindaco – hanno creato un nuovo concetto di scultura/gioiello nel 2018. L’idea comincia con un viaggio: quello di un chiodo arrugginito trovato su una finestra ad Aielli Alto”.
Durante lo scambio di pratiche tra le due artiste, Sabine e Chiara, decidono attraverso la tecnica della «Colata in Sabbia» di trasformare il chiodo di Aielli in argento 925, in seguito in Oro 14k e 18k.
L’opera viene esposta in una mostra nella galleria d’arte Garozart a Marmande per evidenziare la capacità delle due artiste di saper ricavare bellezza e poesia da oggetti apparentemente dimenticati.
“Bravissima Chiara e grazie alla madre Luisa Nolletti per avermi messo al corrente di questa bellissima storia”, questa è la conclusione.
Più profeti in patria, più talenti da riportare a casa, grazie alla sagacia di uno scambio di idee e di una liaison di progetti. Tutto si trasforma, nulla si crea da zero e niente si distrugge, così come gli oggetti di ieri diventati talismani del domani.