Ammontano a oltre 27 milioni di euro i debiti fuori bilancio della Regione Abruzzo.
Si tratta di spese non previste all’inizio dell’esercizio e che, oggi, dovranno trovare una copertura certa.
È iniziata intanto all’Aquila, a Palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale, la lunga maratona per l’approvazione del bilancio di previsione della Regione per il triennio 2021-2023, che dovrà avvenire entro e non oltre le 22 di domani.
Secondo quanto emerge dagli ambienti politici regionali, l’ok potrebbe arrivare comunque in giornata, in tarda serata o questa notte.
Peseranno sulla manovra da 4,8 miliardi i mancati incassi di tasse e bollo auto per l’emergenza sanitaria in corso per oltre 70 milioni di euro.
Sui debiti fuori bilancio l’assessore al ramo Guido Liris, di Fratelli d’Italia, a Info Media News ha sottolineato che “vengono da lontano”.
“Ci sono 13,7 milioni di euro per le gestioni commissariali delle ex Unità locali socio-sanitarie (Ulss) che arrivano a sentenza, passata in giudicato oggi, e quindi l’attuale governo non può che occuparsene, magari rateizzando la somma nel corso del tempo”, ha spiegato.
Si è parlato a lungo dei debiti attuali delle aziende sanitarie locali, ma l’assessore ha voluto precisare che “non sono debiti reali”.
“Stiamo aspettando che ci sia un bilancio completo e complessivo delle aziende e, quindi, del Dipartimento Sanità entro il quarto trimestre, parliamo della prossima primavera – ha aggiunto – Auspichiamo che per allora si abbia certezza dei ristori Covid da parte del Governo nazionale e quanti sono i debiti, al netto della razionalizzazione che ogni Asl farà”.
Una manovra che è approdata in Aula non senza polemiche.
Questa mattina, le opposizioni di centrosinistra hanno tenuto una conferenza stampa nella sala Bendetto Croce dell’Emiciclo e hanno puntato il dito contro “i tagli alla romana” effettuati dalla maggioranza di centrodestra, guidata dal governatore di Fd’I Marco Marsilio.
“Un bilancio con risorse ridotte per 50 milioni di euro con tagli alla romana in tutti i settori e tutti a carico degli abruzzesi. Un documento che si presenta illegittimo già prima di essere approvato e di cui abbiamo già da tempo denunciato i vizi essenziali; e il parere del Collegio dei revisori dei conti arrivato ieri non solo ci dà ragione, ma va ben oltre”, hanno spiegato i gruppi di centrosinistra sul documento in discussione in Consiglio.
“Il bilancio taglia risorse per 50 milioni di euro. Più in dettaglio, ciò si traduce con l’8 per cento di stanziamenti in meno su quasi tutte le voci di bilancio, a cui si aggiunge un ulteriore 10 per centro di tagli alla romana, grazie ad una norma illegittima (articolo 6) inserita nella Legge di stabilità”. E proprio sull’articolo 6 i consiglieri hanno promesso battaglia in Aula.