“Quanto denunciato da artisti e associazioni del Comune che hanno prestato la loro opera per l’edizione 2022 de I Cantieri dell’Immaginario, che a distanza di oramai un anno e con la nuova edizione alle porte ancora non vengono pagati, è inaudito e intollerabile!”.
Lo afferma il capogruppo del Partito democratico al Consiglio comunale Stefano Albano, per il quale “non è affatto vero che nessun creditore ha rappresentato malumori” e “l’atroce e farraginoso meccanismo conferma quanto abbiamo denunciato non più di una settimana fa, e cioè i clamorosi ritardi nella gestione delle risorse Restart – con cui viene finanziato il cartellone culturale estivo – da parte dell’amministrazione che, a cascata, finiscono per pagare le imprese aquilane”.
“Sì, perché professionisti e aziende si trovano di fatto a ‘fare da banca’ all’ente pubblico”, accusa Albano, “considerando che sono loro ad anticipare somme, spesso anche ingenti per piccole e medie imprese, anziché farlo il sistema creditizio!”.
“Inoltre”, aggiunge, “il Comune potrebbe – e avrebbe già potuto – benissimo anticipare le somme al Tsa, che nel 2022 era capofila del progetto, senza bisogno di attendere il trasferimento delle risorse dallo Stato, risulta quindi ancor più incomprensibile il motivo dello stallo, che finisce per danneggiare lo stesso ente teatrale dal momento che è lui a risultare ‘cattivo pagatore’ essendo il destinatario delle fatture insolute”.
“La vicenda assume un connotato ancora più grave se guardata alla luce della colpevole inerzia che il sindaco Biondi sta impiegando sulle risorse Restart, di cui detiene gelosamente la delega. Infatti dalla risposta alla mia interrogazione di qualche giorno fa”, ricorda il capogruppo del Pd, “è emerso come siano ancora bloccati al vaglio del Cipess 1,5 milioni di euro assegnati al Comune per un generico capitolo cultura. Ciò significa che se ci fosse stata un’azione puntuale presso le istituzioni nazionali non ci si sarebbe trovati in tale condizione, riuscendo quindi a scongiurare il rischio che I Cantieri dell’Immaginario facciano la fine delle vecchie edizioni della Perdonanza sempre a guida centrodestra, i cui debiti sono passati alla storia!”.
“Stendiamo infine un velo pietoso sul fatto che per l’amministrazione esistano artisti di serie A e artisti di serie B, dato che i cachet di quelli importanti e blasonati vengono pagati in anticipo altrimenti neppure verrebbero, mentre quelli degli artisti e di altri fornitori locali vengono allegramente fatti aspettare la bellezza di un anno!”, conclude Albano.