Istituire all’Aquila la figura del ‘sindaco della notte’, così come accade a Parigi, Londra, Berlino, Amsterdam, New York e Trento, prima città in Italia che ha affrontato le problematiche connesse alla vita notturna. Questa la proposta del coordinatore regionale Demos, Alfonso D’Alfonso, per il capoluogo d’Abruzzo.
Un incarico totalmente gratuito, come si legge sull’ANSA, “senza competenze amministrative con spazi e strumenti operativi a carico del Comune”.
“Questa particolare figura di sindaco – precisa – può essere designata in diversi modi: nomina di un consigliere comunale, oppure di un cittadino che goda della fiducia delle diverse categorie”.
Per D’Alfonso è importante un’attenzione sul centro storico dell’Aquila “uno dei più belli d’Italia” che nelle ore serali “fa i conti con gli eccessi della vita notturna, tra alcol, stupefacenti e e aggressioni”.
“Non è possibile – scrive D’Alfonso – che di sera in tutto il centro storico non ci siano luoghi di aggregazione, laboratori teatrali, musicali, anche di musica etnica, laboratori di cucina, corsi per sommelier e di educazione al bere. Serve il coinvolgimento degli enti pubblici proprietari di spazi e immobili, associazioni di universitari enti culturali e singoli artisti. Cominciare a offrire alternative al solo bere e evitare che i punti di mescita si moltiplichino all’infinito con maggiori controlli sulla vendita degli alcolici ai minorenni o a chi è già in evidente stato di alterazione”.
Tra i compiti del sindaco di notte ci sarebbe quello di “ridare un giusto equilibrio a tutte le attività che si praticano in centro, evitando che si imbocchi la strada del degrado e del deprezzamento degli immobili per la gioia di speculatori”. Di qui la richiesta di un incontro in merito con il primo cittadino, Pierluigi Biondi.