Torniamo ad occuparci del rinvenimento di una certa quantità di amianto – la copertura del tetto venuta giù a seguito del disastroso incendio di metà luglio – all’interno dello stabile, ora distrutto, del centro di riciclo Casinelli, nel Nucleo Industriale di Avezzano.
Ieri pomeriggio, all’interno del Palazzo di città, si è tenuta una riunione a porte chiuse tra l’Arta Abruzzo e tutte le autorità competenti in materia, alla presenza del Commissario cittadino.
Dopo aver effettuato plurimi esami e plurimi campionamenti sul posto, i tecnici dell’Arta hanno effettivamente confermato la presenza di Eternit all’interno della struttura. Amianto rinvenuto sia in forma compatta, sia in forma frammenatta, sia disgregata, a seguito del rogo. Oggi, non è più lecito, secondo le disposizioni legislative in vigore, utilizzare l’amianto per le costruzioni, quindi con ogni probabilità, la struttura risale a molto tempo addietro, prima almeno del 12 marzo del 1992, anno di emanazione della legge in Italia che vieta l’utilizzo di eternit nell’edilizia.
L’Arta Abruzzo ha notiziato ad una serie di organi competenti la “scoperta”, tra cui la Procura della Repubblica e la Asl, questo perché occorrerà intraprendere dei provvedimenti e delle azioni per la tutela della salute delle persone. Si sta strutturando, comunque, la bonifica del sito, che ancora non parte. Le fibre di amianto dovrebbero essere contenute in loco, ad esempio, con dei teli specifici.