Si è concluso con la presentazione delle tesi di laurea sperimentali il primo ciclo di Borse di Studio finanziato da ANCE l’Aquila per gli studenti del DICEAA, Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università degli Studi dell’Aquila. I due enti , da anni collaborano su vari campi di studio e di interazione tra il mondo dell’impresa e quello accademico per la formazione di profili rispondenti alle richieste di mercato.
Nell’auditorium di ANCE L’Aquila nei giorni scorsi, sono state illustrate le originali tesi, da tre neo-laureate, davanti ad un pubblico misto di specialisti ed aspiranti ingegneri.
Presente l’Università con il professor Pierluigi De Bernardinis, Direttore del DICEAA e promotore della Convenzione con ANCE L’Aquila e i professori Vincenzo Stornelli del DIIIE e Marianna Rotilio; l’Ordine degli Ingegneri con il Presidente Pierluigi de Amicis; il Presidente ANCE L’Aquila Adolfo Cicchetti col Direttore Lucio Cococcetta ; il Presidente dell’Ente Scuola Edile, Gianni Cirillo e la Presidente di ANCE Giovani Eleonora Laurini promotrice dell’incontro.
L’intento della Presidente junior, in linea con la missione del suo gruppo di giovani imprenditori ANCE, è quello di promuovere l’innovazione tecnologica tra le imprese, tema fondante del Piano di Rilancio Economico del Governo, verso un’edilizia 4.0 che riduca l’impatto sull’ambiente e migliori la qualità delle costruzioni.
Il tema della giornata è stato infatti: “Smart&green. Lavori in corso verso la rivoluzione dell’edilizia”.
Le tre tesiste, Serena De Vincentiis, Caterina Amici, Maria Ida Mancini, hanno concentrato la loro ricerca di studio verso temi originali e d’avanguardia che indagano nuove metodiche e nuovi strumenti nel campo della sicurezza degli operai, altro tema caldo dell’attualità della cronaca, e dell’incidenza ambientale del cantiere.
La proposta sperimentale emersa, grazie alla preziosa collaborazione tra DICEAA, ANCE l’Aquila ed alcune imprese iscritte che hanno fatto da laboratorio applicativo, consiste in un ombrello di protezione tecnologica dei lavoratori tramite l’applicazione di speciali sensori a macchinari e zone di cantiere a maggior rischio, per l’emissione di avvisi in caso di pericolo.
L’altra applicazione riguarda invece la rilevazione di emissioni di polveri e inquinanti dalle lavorazioni di cantiere, al fine di abbattere la diffusione di agenti nocivi alla salute pubblica e all’ambiente.
Tali strumenti possono coadiuvare e sostenere gli obiettivi dei più moderni protocolli per la sostenibilità green dei cantieri. Presente all’incontro anche Gianluca Mezzanotte della GBC Council, attualmente tra i maggiori enti mondiali di certificazione green.
La ricerca delle studentesse del DICEAA ha portato allo sviluppo di particolari prototipi di software che implementano fortemente l’efficienza del cantiere e che sono stati sperimentati durante i lavori della ricostruzione post-sismica 2009, sul territorio aquilano da imprese aderenti ad ANCE L’Aquila.
Ancora una volta, dunque, la ricostruzione aquilana si fa fucina di pratiche, idee e intelligenze.
Questi i titoli delle tre tesi:
• “Dal BIM al facility management: verso l’edilizia 4.0. Il monitoraggio del cantiere di Palazzo Lazzaro a Fossa (AQ)” – Serena De Vincentis, Relatore: Pierluigi De Berardinis Correlatori: Eleonora Laurini, Vincenzo Stornelli, Alessandra Tata
• “BIM e project management: digitalizzazione e innovazione in un caso di studio di demolizione e ricostruzione di un complesso polifunzionale a L’Aquila” – Caterina Amici, Relatore: Pierluigi De Berardinis, Correlatori: Marianna Rotilio, Antonello Cucchiella
• “Il cantiere sostenibile: linee guida per la gestione ambientale. Analisi di un caso di studio relativo ad un cantiere di demolizione” – Maria Ida Mancini. Relatore: Pierluigi De Berardinis Correlatori: Marianna Rotilio, Vincenzo Stornelli